LECCE – Un grande murale che raffigura il volto del grande centrocampista del Lecce, Juan Alberto Barbas fa bella mostra di sè in città, nei pressi della parrocchia di San Giovanni Battista, nel Quartiere Stadio. L’opera, rigorosamente in colori giallo e rosso, porta la firma di Chekos, talentuoso artista nato a Lecce nel 1977, che ha risposto insieme a Dado da Kerotoo, Fenix Asar, Peeta, Made, Cheone, Crea, Corn 79, Etnik, Chekos Art, Camardo e Davide all’appello lanciato dall’Accademia di Belle Arti e dal Comune di Lecce per il progetto “An urban art project”, e domani, alla presenza dell’arcivescovo di Lecce, mons. Domenico D’Ambrosio, verrà presentata ufficialmente alla cittadinanza.
L’autore che ha voluto omaggiare l’ancor oggi amatissimo numero 8 della formazione salentina che giocò per la prima volta nella sua storia in Serie A. La faccia di “Beto” Barbas campeggia su un emorme muro e dimostra come la street art possa portare un po’ di allegria, colore e passione per l’arte anche nelle estreme periferie delle città, troppo spesso abbandonate a se stesse, raccontando storie che si legano con vicende magari sportive (come in questo caso), capaci di raccontare emozioni e ricordi a chi non si è trovato a viverle in prima persona per questioni anagrafiche. Si tratta di un progetto che si è sviluppato tra il 16 ed il 22 giugno, intitolato “An Urban art Project – Il muro che unisce“, che metteva a disposizione di un gruppo di artisti ben 260 metri di muro su cui realizzare Writing, Street art e Calligraffiti.
Inutile sottolineare come l’allora capitano del Lecce rappresenti ancor oggi un soggetto in grado di affascinare grandi e piccoli, con quest’opera che si presta a fungere anche da album dei ricordi, un elemento capace di interelazionare individui di ogni estrazione sociale, riportando a galla emozioni e sensazioni che il tempo non cancella.