LECCE (di Tiro di tacco) – “Urge trasformare il nervosismo (che si intravede) in valore positivo”. Una frase, una parola d’ordine. La partita è di quelle rognose, il Lecce deve vincere se non vuole complicare il finale del campionato anche in chiave play-off mentre l’avversario non ha nulla da perdere… Il mister presenta dall’inizio le due punte, che personalmente vorrei sempre almeno dall’inizio, ed il trequartista, centrocampo e difesa si muovono praticamente come sempre o forse un po’ più bloccate del solito. Ma il problema evidenziatosi nell’ultimo mese non sembra essere risolto, è ancora latitante la concretezza nei 16 metri… A “salvarci” arriva un gol da fuori, bello quasi quanto casuale, che comunque regala la vittoria all’unica formazione che l’ha meritata sul campo. Di questa partita mi rimane impresso, ma magari è solo una mia erronea percezione, quel nervosismo che ti blocca, che ti fa sbagliare anche la giocata facile, che ti porta a subire gli eventi agonistici più che a gestirli, che ti fa scorrere il tempo a velocità doppia in attesa del gol, favorendo l’ansia agonistica in campo e l’insofferenza sugli spalti (che non aiuta nessuno).
Trasformare quel nervosismo (ripeto, mia impressione dall’esterno) in valore positivo (che è la nostra vera forza) è fondamentale in attesa del mini-torneo che, tranne improbabili stravolgimenti, ci apprestiamo a dover affrontare. La medicina dei tre punti assunta ieri può solo aiutare, ora tocca a chi di dovere “mettere del suo” e l’esperienza ce l’ha. Il materiale umano ha esperienza, personalità, tecnica, fisicità a sufficienza e tanta voglia di far bene per ritrovare una via apparentemente smarrita. Questa è la vera forza di questo gruppo. AVANTI LECCE!!!