LECCE (di Pierpaolo Sergio) – “Il Lecce ha basi salde e si sta lavorando per garantire a questa gloriosa società un futuro solido”. Il presidente dell’U.S. Lecce, Enrico Tundo tranquillizza l’ambiente giallorosso e fa il punto sul momento che la squadra giallorossa sta attraversando. Nel corso dell’affollata conferenza stampa che ha tenuto stamane nella sala “Sergio Vantaggiato” dello stadio leccese, il numero uno del club salentino ha pure analizzato l’andamento della stagione, sia pure a giochi ancora aperti e non alla fine del campionato come avrebbe voluto. “Ho deciso di incontrare voi operatori della stampa perché voglio che il mio messaggio giunga forte e chiaro a tutto l’ambiente. Qui nessuno smobilita, anzi! Andiamo avanti più forti e determinati di prima”.
LA CORSA PROMOZIONE- È un Tundo che supera la naturale ritrosia nel parlare davanti ai microfoni quello che si sofferma sui recenti passi falsi della formazione salentina: “Con Matera ed Akragas ci aspettavamo 6 punti, è vero. Ma abbiamo peccato nel non pensare più all’avversario che avevamo di fronte, ma a guardare in casa altrui. Io per primo sono una persona moderata, eppure mi ero convinto di aver quasi fatto l’impresa… Ho voluto parlare al mister ed alla squadra per spronarli a dare il massimo in queste ultime 4 gare e tutti mi hanno risposto che ci credono e che lotteranno fino alla morte per agguantare un traguardo che ad inizio stagione sembrava quasi un’utopia. Il Lecce è lì e se la giocherà fino alla fine. Tutti vogliamo la Serie B e se non dovesse arrivare perché qualcun altro è stato più bravo di noi, vorrà dire che ci concentreremo sui play-off”.
LA GESTIONE BRAGLIA- “Non è da poco fare ciò che il mister ha fatto. Dopo la partenza ad handicap, la squadra è riuscita ad inanellare una serie eccezionale che ci ha portato in vetta alla classifica. Non entro nel merito delle scelte tecniche fatte da Braglia perché ci fidiamo di lui. Ha ereditato una rosa che non ha costruito in prima persona nella quale ci sono alcuni calciatori con contratti che costano tanto (i nomi li sapete…) per elementi che effettivamente trovano poi poco spazio. Perciò, non possiamo criticare nessuno; ho visto voglia di mettercela tutta e determinazione il che mi fa ben sperare per il futuro”.
TRA PASSATO E FUTURO- “Io era già in questa società nella precedente gestione, ma sono passati due anni da quando il professor Sticchi Damiani mi coinvolse in maniera più diretta in quest’avventura cenando a Torino davanti un bicchiere di Barolo… Già da allora lui capiva che il calcio a Lecce rischiava di scomparire e per un club con oltre 100 anni di storia è impensabile. Oggi ci ritroviamo a gestire una società in cui abbiamo trovato una catasta di conti in rosso, errori fiscali e contenziosi che stiamo via via risolvendo, ma qui si programma e si pensa in grande. Vogliamo realizzare un Centro Sportivo in cui avere la nostra sede sociale, pianificare operazioni di merchandising e marketing che diano linfa alle casse e permettano di acquistare giocatori sempre più forti. Abbiamo individuato due, tre soluzioni tra cui c’è Martignano, ma non solo lì. La struttura sarà comunque nella cintura attorno alla città. Ma c’è pure l’intenzione di creare una Scuola Calcio del Lecce che magari aiuti a valorizzare i talenti locali che poi approdino in prima squadra come avveniva nell’epoca di Jurlano. Si ragiona da imprenditori, solo così si può garantire un futuro stabile nelle serie superiori dove il Lecce merita di stare e dove vogliamo portarlo. Il mordi e fuggi non paga e non serve a nessuno. Bisogna restare stabilmente nel calcio che conta e lì iniziare a pensare magari anche ad un nuovo stadio inteso come punto di riferimento non solo per la disputa delle gare”.
A GIUGNO IL NUOVO SOCIO- “Abbiamo praticamente già chiuso con il nuovo socio, che arriva dal Nord, ed il cui ingresso nel CdA verrà ufficializzato a giugno. A lui andrà una quota che oscilla tra il 20 ed il 30%. Il Lecce resterà prevalentemente salentino grazie al 51% che io posseggo, il 10% di Corrado Liguori ed il 9% di Alessandro Adamo. Un segnale che significa pianificare per tempo”.