NARDÒ (di Gabriele De Pandis)– Il miglior viatico per affrontare il big-match di domenica prossima con il Taranto. Il Nardò batte per 2-0 l’Aprilia e mantiene il contatto con la Virtus Francavilla, vittoriosa nell’altro incrocio di vertice con il Francavilla in Sinni. Gli avversari, tosti ad inizio partita soprattutto nell’assetto difensivo, hanno provato a giocare di rimessa, raccogliendo anche qualche occasione da rete, ma senza pungere. Il gol del vantaggio, arrivato a poco dalla fine del primo tempo, ha annichilito le velleità laziali, scese a zero poi nella ripresa.
Primo tempo– Oretti apre il tabellino delle occasioni con una punizione “a foglia morta” tentata da più di 25 metri, tiro di poco alto. Al 6’ Rescio tenta una deviazione di testa su un cross deviato di Montinaro, ma l’impatto con la sfera non è il migliore e la traiettoria termina sopra la traversa. Dopo due minuti ci sono due grandi occasioni per il Toro, padrone del campo. Prima Malcore controlla benissimo un filtrante centrale e tira sul portiere avversario e poi, 30 secondi dopo, Rescio ,solo al centro dell’area, alza di testa in tuffo su cross di Cassano. Al 13’ Palmisano accende i 2000 spettatori del “Giovanni Paolo II” con una grande sgroppata sulla destra che semina il panico alla difesa apriliana. Tunnel perentorio su Tomei, palla tesa in area per Montinaro che tenta il piatto a botta sicura, alto dopo una deviazione involontaria di Rescio. Gli ospiti si fanno vedere dalle parti di Chironi al 18’, quando Pagliaroli apre un varco sulla destra, entra in area e carica il destro, senza però creare patemi al portierino di Surbo. L’Aprilia mantiene le posizioni, si difende bene, e chiude gli spazi agli attaccanti neretini. Al 23’ Lanzolla, con un break dalla difesa, prova a rompere gli indugi ma il tiro, scagliato dal limite dell’area, è fuori misura. I laziali si fanno pericolosi al 27’ con un’azione prolungata. Tomei semina il panico sulla sinistra, salta Cassano, mette al centro un pallone al veleno che Lanzolla manda fuori sull’accorrente Marchetti, botta da fuori che lambisce il palo. La squadra di Venturi riparte bene in contropiede e costringe la difesa del Nardò agli straordinari al minuto 30. Imbucata centrale di Cioè per Pagliaroli, controllo perfetto, dribbling secco su Caporale che permette l’ingresso in area, ma lo stesso terzino leccese recupera e mette una pezza. Ragno non è soddisfatto della prestazione dei suoi, bloccati una volta raggiunti i 25 metri offensivi. Malcore, al 42’, ha un’altra palla ghiottissima per il vantaggio, ma, su un lancio dalla difesa di Lanzolla, allo stop non segue la realizzazione a causa della perfetta uscita di Caruso. Sul conseguente corner, messo al centro da Oretti, Caporale sale in cielo e impatta di testa, palla che sfiora il palo. Il Nardò preme il piede sull’acceleratore e Palmisano, un giro di lancette dopo, tenta un pallonetto che Caruso intercetta in due tempi. Il vantaggio, nell’aria, arriva al 44’. Palmisano mette dentro un pallone in area per Rescio che, in spaccata, tenta il tiro, parato da Caruso, sulla ribattuta s’avventa Malcore che, di piatto, mette dentro il meritato gol dell’1-0.
Secondo tempo– L’Aprilia apre la ripresa con una ripartenza ben condotta dalla trequarti difensiva. Chiarucci per Marchetti, filtrante per Pagliaroli e diagonale impreciso. Il Nardò risponde con un colpo di testa di Cassano, bravo ad anticipare l’uscita di Caruso, e con un gran destro di Malcore dal vertice alto dell’area, sull’esterno della rete. Un batti e ribatti nell’area laziale, al 9’, porta al tiro ancora Cassano, destro strozzato che si perde a lato. Un minuto dopo Aperi, da solo, apparecchia il destro a giro dalla linea dei sedici metri, ma Caruso sventa con la mano di richiamo. Al 14’ è la volta di Rescio, autore di un destro al volo da fuori area che non sorprende l’estremo biancoceleste. Il Nardò vuole chiudere la partita, ma manca l’appuntamento con l’ultimo passaggio nell’area avversaria. Attorno alla mezz’ora il gioco dell’undici di mister Ragno si rallenta e l’Aprilia alza il proprio baricentro, tenendo a tratti il Toro nella propria metà campo. L’allenatore neretino irrobustisce la mediana con Gigante per Montinaro, passando al 4-4-1-1: Presicce coadiuva Malcore in avanti e il neo entrato si affianca a Oretti. Al 32’ arriva il raddoppio granata grazie ad uno schema da calcio piazzato. Oretti finta il tiro e serve Presicce, palla morbida al centro, Caruso smanaccia, ma il più lesto di tutti è Gigante, che stacca di testa e deposita nella porta sguarnita. Una punizione dal limite di Bosi, alta, è l’ultimo sussulto apriliano. Il Toro chiude in scioltezza, si gode l’abbraccio dei propri tifosi, e volta subito pagina. Domenica col Taranto ci si giocherà molto.
Il tabellino
Nardò-Aprilia 2-0
Nardò (4-3-3):Chironi; Cassano (43’st Meleleo), Lanzolla, Martinez, Caporale; Rescio, Oretti, Montinaro; Palmisano, Malcore, Aperi (23’st Presicce). A disposizione: Liaci, Zinetti, Minonne, Signore, Moriero, Gigante, Facecchia. Allenatore Ragno
Aprilia (4-3-3): Caruso, Di Emma, Sossai, Chiarucci, Tomei; Cioè, Marchetti (16’st Pirazzi), Maola; Pagliaroli (44’st Areni), Roversi (38’st Schiumarini), Bosi. A disposizione: Del Duca, Paruzza, Lucidi, Benvenuti. Allenatore Venturi
Marcatori: 44’pt Malcore (N), 32’st Gigante (N)
Ammoniti: 26’pt Oretti (N), 28’st Rescio (N), 29’st Sossai (A)
Arbitro Nicola Donda di Cormons
Assistenti Bruno Cortese e Antonio Paglianti, entrambi di Vibo Valentia
Note: Pomeriggio nuvoloso, temperatura 15 C, Spettatori 2000 circa. Tiri in porta 3-0, punizioni 4-5, tiri fuori 1-1, offside 2-0, calci d’angolo 4-1. Recuperi 0’pt, 3’st.