surraco moscardelli
Juan Surraco e Davide Moscardelli

CASERTA – Una partita caratterizzata dai tanti ribaltamenti di fronte ed  interrotta dall’inedita cesura del crack del guardalinee. Il big-match del campionato Casertana-Lecce è stato condotto su diversi binari dai ventidue in campo. Di chiara marca rossoblù il primo tempo, prima dello spezzone di ripresa controllato dal Lecce e concluso con il gol di Surraco, copertina dell’ultima parte di partita inaugurata dalla defezione del secondo assistente di Orlando. La Casertana ha sfruttato al meglio l’unico break del primo tempo, quando una palla persa a centrocampo ha ribaltato il fronte dell’azione, aprendo un varco sulla corsia destra dello schieramento giallorosso. Il resto poi l’ha fatto Jefferson, bravo a scartare Cosenza (perseguitato dall’incubo dell’ex Latina nel primo tempo) prima dell’assist vincente che ha messo De Angelis nella condizione di non sbagliare il tap-in punendo una difesa mal posizionata, a nulla è valso il tentativo disperato di Abruzzese, forse anche fatale, proteso in scivolata nel tentativo di anticipare l’attaccante rossoblù.

Il Lecce, impreciso e poco produttivo nelle manovre offensive, una costante nelle ultime trasferte, ha faticato a raggiungere l’area avversaria, sfiorandola soltanto con qualche spiovente e con le soluzioni da corner. I ragazzi di Braglia hanno provato a cercare la profondità con scarsi risultati. Doumbia e Surraco, larghi sulle fasce, non hanno quasi mai scartato l’uomo, arrendendosi all’ottimo assortimento dei cinque uomini schierati dietro da Romaniello in fase difensiva. Nella prima frazione è stato un Lecce probabilmente senza il famigerato approccio mentale giusto, tanto richiesto da Braglia in settimana. I ritmi alti imposti dai Falchetti hanno costretto i giallorossi sulla difensiva, quasi ad adattarsi costantemente all’avversario. Il palo di Marano ha poi graziato l’errore da matita blu commesso da Legittimo, incerto nel controllo di un pallone “bollente” (azione, probabilmente, viziata da un contatto quantomeno rivedibile). Nella ripresa, il Lecce si è timidamente affacciato nell’area casertana, ma Moscardelli non ha sfoderato la giusta cattiveria per primeggiare. È bastato però questo cambiamento d’animus per raddrizzare la contesa. Lo stesso ex Bologna, involontariamente, ha servito l’assist per il pari di Surraco, prima di allora in evidenza soltanto per il fallaccio su Mangiacasale.

Senza impressionare, il Lecce ha comunque avanzato il proprio baricentro, tessendo trame senza adattarsi più alla Casertana. L’infortunio occorso al secondo assistente Meozzi ha interrotto il gioco per dieci minuti, segnando lo stop dell’andazzo messo in campo dalle due squadre. Alla ripresa delle ostilità il Lecce ha tirato i remi in barca, mantenendo però quel baricentro alto che, a seguito di un non velocissimo ripiegamento, ha esposto il fianco all’occasione confezionata da Mancosu, murato bene dal solito Perucchini. La girandola dei cambi non ha prodotto effetti utili allo spettacolo, mettendo in ghiaccio il punto messo in saccoccia, ed accolto con soddisfazione, dai due allenatori.

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