LECCE (di Massimiliano Cassone) – È stata un’estate di duro lavoro per Stefano Trinchera, responsabile dell’area tecnica dell’US Lecce. Ha smantellato gran parte della vecchia rosa e costruito, insieme al consulente di mercato Romualdo Corvino, il nuovo Lecce 2015-16.
Sono state 21 in tutto le operazioni principali, 15 in entrata e 6 in uscita (più le scadenze dei contratti, dei prestiti e l’uscita in prestito dei giovani), che hanno cambiato il volto della squadra. Sono arrivati Camisa (difensore centrale, a titolo definitivo), Cosenza (difensore centrale, a titolo definitivo), Curiale (attaccante, prestito con obbligo di riscatto in caso di Serie B), De Feudis (centrocampista, a titolo definitivo), Diop (attaccante, in prestito), Freddi (difensore centrale, a titolo definitivo), Gigli (difensore centrale, prestito con opzione per il Lecce e contro opzione a favore della Fiorentina), Lo Bue (terzino destro, titolo definitivo), Legittimo (terzino sinistro, a titolo definitivo), Lepore (titolo definitivo), Liviero (terzino sinistro, in prestito), Pessina (centrocampista, in prestito), Suciu (prestito con diritto di riscatto in caso di Serie B), Surraco (a titolo definitivo), Vècsei (in prestito con opzione per il Lecce e contro-opzione a favore del Bologna).
Le operazione in uscita hanno riguardato Amòdio (rescissione), Della Rocca (prestito con partecipazione al pagamento dell’ingaggio), Falco (prestito con opzione e contro opzione a favore del Bologna), Herrera (prestito secco), Mannini (rescissione) e Vinetot (prestito).
Oggi il diesse di Copertino si è presentato in Sala Stampa per fare il punto della situazione.
“Sono contento di ritrovarvi. Ci tengo subito a ringraziare la società per aver preso a cuore le vicende di questa squadra e per avermi permesso di realizzare un sogno: diventare responsabile dell’area tecnica. Ho lavorato in sintonia con l’avv.Sticchi Damiani e con tutti i dirigenti per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo preposti. Essendoci inseriti da poco dovevamo creare tutto nuovo dal settore tecnico al settore medico; abbiamo fatto quello che dovevamo nella massima trasparenza dimostrando che ci teniamo molto. Purtroppo ci sono stati dei ritardi dovuti anche a dei contratti onerosi che abbiamo ereditato dalla precedente gestione e quindi dovevamo operare anche nel mercato in uscita. Ancora non abbiamo finito perché ci sono 5 calciatori in uscita, Kalombo, Tundo, Rosafio, Cicerello e Abruzzese, che non rientrano nel progetto tecnico. Siamo certi di aver innalzato il tasso tecnico della squadra rispetto alla scorsa stagione. Però ci tengo a precisare una cosa, cerchiamo di tenere i piedi per terra, il nostro progetto è a lungo termine, non partiamo favoriti, non voglio fare proclami anche se siamo certi della forza della squadra che abbiamo costruito. Lo dico perché a Lecce si tende sempre ad alzare l’asticella dell’entusiasmo e questo non va bene, si creano false aspettative. Noi andiamo avanti giorno per giorno, passo dopo passo. Abbiamo cercato di accorciare i tempi per ambire a traguardi importanti ma ripeto che il progetto non è nell’immediato ma a lungo termine”.
È stato molto chiaro Trinchera, odia chiacchiere e chiacchieroni, anche perché essendo un uomo di calcio lo sa che l’unico giudice è il campo. Non grida ai quattro venti di volere subito la promozione in serie B ma in cuor suo lo spera come tutti i tifosi, ma in modo onesto e coscienzioso predica prudenza.
PORTIERI – “I portieri restano tutti e tre. Benassi non era sul mercato, con lui parlai in ritiro e mi diede la sua disponibilità. Perucchini è un ottimo portiere e abbiamo rifiutato offerte di squadre come Cagliari e Carpi, è in scadenza di contratto quindi non escludo di incontrarlo durante il prosieguo della stagione per discutere la sua situazione. Bleve è bravissimo. Si giocheranno il posto, deciderà mister Asta e non si farà condizionare da nessuna contestazione. Ritornando a Benassi, lui ha dato immediatamente la disponibilità a ridiscutere la sua situazione contrattuale, sono stato io a non chiamarlo ancora, c’è tempo”.
DOUMBIA – “Doumbia è un ottimo calciatore e non vogliamo privarcene. Per lui c’è stato l’interesse del Livorno ma l’approccio è stato blando. Resta con noi e sarà una pedina importante”.
IOCOLANO – “Ci interessava molto. Il suo procuratore è venuto due volte in sede, il ragazzo voleva il Lecce ma il Bassano aveva delle pretese che sinceramente in Lega Pro non potevamo accontentare e quindi abbiamo virato verso altri obiettivi”.
FREDDI – “È stata una trattativa lunga perché ha preso il giusto tempo per decidere; poi nell’ultimo giorno abbiamo firmato il contratto. Giustamente il ragazzo voleva soltanto valutare bene se scendere di categoria dopo averla conquistata sul campo”.
CURIALE – “Davis prima di accettare ha cercato di capire se poteva avere un futuro a Trapani, non ha mai rifiutato Lecce ma ha valutato soltanto se rimanere in B oppure no; uno che va in doppia cifra in serie B è giusto che prima di scendere di categoria ci pensi un po’. Ha scelto Lecce preferendola ad altre destinazioni”.
SQUADRA FAVORITA – “Sinceramente non mi interessa, amo guardare soltanto in casa mia. Sento parlare di Foggia e Benevento, io dico soltanto che noi abbiamo una buona squadra, una società solida e dei tifosi eccezionali; 6000 abbonamenti sono tantissimi in Lega Pro, nessuno di noi si aspettava di raggiungere questo traguardo, e quindi chi verrà a Lecce dovrà fare i conti anche coi nostri tifosi”.