LECCE (di M.Cassone) – In sala stampa si è presentato per la prima volta Juan Ignacio Surraco, l’esterno offensivo uruguaiano che sta stupendo tutti per duttilità ed impegno da quando si allena con il Lecce; lui è uno dei colpi a sorpresa di Trinchera ed è arrivato in punta di piedi nella città dei due mari. È un classe 1987 che ha già giocato in Italia con le maglie di Messina, Udinese, Ancona, Livorno, Torino, Modena e Cittadella prima di ritornare in patria nel Tanque Sisley, ora si rimette in gioco e ricomincia dalla Lega pro con la maglia giallorossa.
Appare molto motivato – “Andai via dall’Italia per motivi familiari, appena si è presentata la possibilità di poter ritornare l’ho fatto subito con piacere. Questa per me è una grande possibilità e voglio fare bene. Negli ultimi due anni si sono verificate delle circostanze che non mi hanno permesso di esprimermi al meglio. Sono qui a Lecce perché è una grande squadra che non merita questa categoria; abbiamo la stessa voglia di vincere”.
Condizione fisica – “È importante per me stare bene, riuscire a trovare il top della forma, per questo sto lavorando molto, perché se raggiungo una buona condizione sicuramente riuscirò a dare il massimo in campo”.
Asta – “Mi piace molto il mister. Mi piace il suo metodo di allenamento, sedute brevi ma intense, e poi ci divertiamo pure. È uno che ci spiega tutto quello che vuole, è giovane ed ha la stessa nostra voglia di vincere”.
Lecce – “Mi hanno tutti parlato bene della città, noi siamo stati sempre in ritiro e quindi non ho avuto modo di girare molto, sicuramente avrò modo di visitarla. Quando ho deciso di accettare ho sentito Giacomazzi, mio compagno in nazionale, si è messo subito a disposizione per tutto e mi ha detto che a Lecce si sta benissimo, è stato gentilissimo. Come squadra invece il Lecce l’ho affrontato diverse volte perdendo (sorride, n.d.r.)”.
Lega Pro – “Non conosco questa categoria, ho avuto modo soltanto di vedere qualche partita in streaming l’anno scorso. I compagni mi hanno detto che è un campionato duro e che il più delle volte non serve nemmeno la qualità ma la quantità, ci vuole impegno e sudore; aggiungo che la differenza la fa un grande gruppo”.
Caratteristiche – “Ho giocato sempre come esterno d’attacco, sulla fascia, ma non ho problemi a fare quello che il mister mi ha chiesto in amichevole l’altro giorno, riesco benissimo ad operare dietro le punte. Mi piace fare gol ma non segno tanto, però riesco a fornire ottimi assist ai miei compagni”.
Tifoseria – “Tanto calore, tanti abbonamenti, i tifosi del Lecce sono fantastici, sicuramente saranno l’arma in più. Con una società così e con questi tifosi non possiamo che fare bene, non manca nulla per vincere”.