LECCE – Era ammalato da un po’ di mesi, aveva 70 anni, si è spento questa mattina l’ex direttore del museo provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce, Antonio Cassiano.
Cassiano era una delle figure culturali di spessore del Salento, oltre ad essere stato direttore del Museo, è stato docente di Storia dell’Arte medioevale in Puglia presso la facoltà di Beni culturali dell’Università del Salento sino al 2010; ha insegnato Museologia alla Scuola di Specializzazione in Archeologia nella stessa Università, ed è stato il direttore del Centro di Studi Salentini.
Subito sono arrivati i primi messaggi di saluto.
Roberta Lomonaco Capo Ufficio Stampa della Provincia di Lecce. ADDIO TONINO. “Un amore così grande per il “suo” Museo. Un amore così grande per la cultura. Un amore così grande per il Salento. Chi ha conosciuto Tonino Cassiano, chi si è nutrito delle sue sconfinate conoscenze, chi ha respirato la sua cordialità e l’umiltà propria dei grandi, oggi piange la scomparsa di una persona straordinaria, che ha lasciato segni indelebili e profondi. Vulcanico, sempre con l’idea giusta, spiazzante nella sua distrazione da artista, competente al cubo, instancabile, affabulatore d’altri tempi, portatore sano di rare doti umane. Lavorare con lui per tanti anni e conoscerlo è stato per me un prezioso privilegio”.
Simona Manca, Consigliere Provinciale – “Cuore e mente. Tonino era questo. I suoi modi cortesi da autentico gentleman d’altri tempi, la sua profonda umanità, l’assenza di presunzione, il suo sapere sorprendente, la sua insaziabile fame di conoscenza, lo rendevano un grande professionista e una persona unica. Un uomo straordinario, a cui devo personalmente tantissimo perché tantissimo mi ha insegnato, specialmente nel tempo in cui ho avuto l’impagabile opportunità di averlo come compagno di viaggio nelle mie vesti di assessore provinciale alla Cultura. Lavorare con lui, gomito a gomito, mi ha fatto crescere molto, perché dietro ogni iniziativa, ogni evento organizzato insieme, c’era studio, c’era conoscenza autentica, c’era una visione, c’erano attenzione e cura anche per i più piccoli dettagli. C’erano, soprattutto, amore, passione, impegno per la Cultura con la C maiuscola. Alla quale ha dedicato tutta la sua vita. Ci mancheranno le sue idee, la sua simpatia, la sua forza, il suo spirito, il suo talento. Il suo ricordo non sarà una scatola vuota ed effimera, ma un’eredità di storie, valori, conoscenze da custodire e diffondere. Con lui se ne va un altro punto di riferimento insostituibile per tutto il mondo della cultura salentina e non solo. Un fuoriclasse”.