Nuova dirigenza U.S. LecceLECCE (di Car. Tom.) – In tanti immaginano il nuovo Lecce. Quello, dopo tre stagioni, senza la famiglia Tesoro a capo, quello della nuova cordata capeggiata dall’avvocato leccese Saverio Sticchi Damiani, quasi tutta salentina. Quello del neo responsabile dell’area tecnica Stefano Trinchera, supportato dal figlio dell’esperto Pantaleo Corvino, Romualdo.

C’è chi sogna il Lecce in B, via ripescaggio, chi vorrebbe sulla panchina l’indimenticato Serse Cosmi, chi punta su Alberto Bollini (che potrebbe, però, allenare l’Under 21 o essere il secondo di Eddy Reja all’Atalanta), a chi piace Devis Mangia e chi punterebbe sull’entusiasmo di Domenico Toscano. Chi vorrebbe tra i pali il giovane Marco Bleve di San Cesario (di ritorno dal Martina Franca per fine prestito) e chi invece scommetterebbe sul classe ’95, Alessandro Mirarco del Taranto. Chi, infine, non farebbe a meno di Davide Moscardelli, 15 gol messi a segno nello scorso campionato, in tanti a dire il vero. Chi farebbe rimanere in giallorosso a tutti i costi i due centrocampisti romani, Romeo Papini e Stefano Salvi.

Tutte ipotesi queste e chiacchiere da bar che infiammano la già calda estate salentina: l’unica certezza, al momento, è che il 30 giugno la squadra verrà iscritta al campionato di Lega Pro per la stagione 2015-16. Una cosa, però, è certa: bisogna accelerare i tempi, come ha sottolineato già il neo diesse giallorosso, comunicare il nome dell’allenatore (“cosa” che verrà fatta nelle prossime ore) e poi fissare immediatamente la data-luogo del ritiro pre-campionato. Quindi poche chiacchiere, come quelle fatte sopra, e tanta concretezza: solo così si può tornare a vincere e ad essere competitivi.

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