Family dayLECCE (di Giovanni Costantini) – In tema di famiglia, a Roma in appena 18 giorni, come sostengono gli organizzatori del “Family day“, è avvenuto qualcosa di straordinario. Si è stati capaci di realizzare una grande manifestazione di piazza, alla quale hanno partecipato famiglie intere con figli piccoli al seguito che, stando solo anche semplicemente alle immagini, oltre che ai numeri, ha superato il milione di partecipanti.

Che cosa è avvenuto in realtà? Si è costituito il Comitato “Difendiamo i nostri figli”, un movimento che, come ha dichiarato da subito il suo presidente e portavoce Massimo Gandolfini, muove assolutamente dal basso e dall’esigenza di tante famiglie di voler dare una risposta “forte” e immediata alle tante derive relativiste-nichiliste ed ai disegni di legge in discussione che rischiano di demolire definitivamente un istituto familiare già messo a dura prova e anche ad un problema educativo già in atto nelle scuole italiane.

Del comitato fanno parte tra gli altri Simone Pillon, consigliere Nazionale del Forum delle Famiglie, Toni Brandi Direttore della rivista Notizie Pro Vita, la giornalista e scrittrice Costanza Miriano, il portavoce della Manif pour tous Italia Jacopo Coghe, il magistrato cattolico Alfredo Mantovano, Mario Adinolfi direttore rivista La Croce, Gian Luigi Gigli nuovo presidente del Movimento Italiano per la vita.

Family dayMa a questo incontro romano d’inizio estate, che ha fatto registrare un’ottima riuscita in termini di numero di partecipanti e per contenuti espressi, hanno aderito anche innumerevoli gruppi e movimenti cattolici che hanno voluto testimoniare la loro presenza e partecipazione di popolo. Tra tutti, quelli indubbiamente più numerosi sono stati i Neo-catecumenali d’Italia, guidati dal carismatico Kiko Arguello, il quale non solo è stato capace di mobilitare tutti i suoi militanti, ma ha partecipato attivamente all’organizzazione della manifestazione con anche un lungo intervento dal palco. Ha aderito pure Alleanza Cattolica che ha in Alfredo Mantovano il suo esponente di punta, i Giuristi per la vita con Gianfranco Amato, la Manif pour tous Italia e il Movimento per la vita. Si sono segnalate inoltre presenze anche di protestanti, evangelici e musulmani, come pure di Agapo, l’associazione genitori amici persone omosessuali che ha inviato un messaggio.

Ufficialmente assenti i politici se non presenti a titolo personale, cui ora tocca il compito di tener conto di questa marea umana che pacificamente ha voluto far sentire la propria voce chiedendo di correggere la rotta su alcune questioni fondamentali riguardanti la famiglia.

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