LECCE (di Carmen Tommasi) – Tutti uniti emozionalmente e vicini alla squadra per superare l’ostacolo, uno degli ultimi della stagione di cui mancano solo quattro partite. Alla vigilia di Lecce-Foggia, una partita determinante per il percorso play-off dei giallorossi, il tecnico Alberto Bollini chiede all’ambiente salentino, ancora una volta, di “coccolare” la sua squadra in vista del difficile rush finale: “Vorrei che tutti uniti provassimo a fare quest’ultimo sforzo, cercando di essere uniti e compatti per tenere viva una speranza, che tutti noi, società, giocatori e tifosi meritiamo. Questo è un fine settimana decisivo e bisogna fare uno slancio affettivo nei confronti dei miei ragazzi, perchè ne hanno bisogno. Se prima non facevo tabelle, ora è evidente -spiega il tecnico di Poggio Rusco- che avvicinandoci alla fine bisogna guardare i risultati delle altre squadre. In questo senso, guardiamo alla gara in programma oggi tra Matera e Benevento (gara in corso in questo momento, ndr). Come vivo questa vigilia? Come tutte le altre, anche se questa è una partita determinante, ma l’abbiamo preparata nella stessa maniera delle precedenti. Anche con il Benevento e con il Savoia erano obbligatori i tre punti, siamo stati sempre costretti a vincere, quindi, non fa tanta differenza anche se a questo punto della stagione questa gara è ha un’importanza doppia perché è fondamentale anche per i nostri avversari”.
VERSO IL 4-3-3? – Il Lecce potrebbe ritornare al 4-3-3, ma riproporre anche il 3-5-2 delle ultime due partite: “Come ho detto in altre occasioni la squadra sa giocare sia con la difesa a quattro che a tre. L’assetto di domani non dipenderà solo dall’assenza di Vinetot (il difensore centrale francese è stato fermato per una giornata da giudice sportivo, ndr), ma dalle nostre caratteristiche. Importa come stare in campo e fare bene le due fasi di possesso e non. In tutte le gare della mia gestione per quanto abbiamo tenuto palla e per quanto abbiamo creato abbiamo realizzato poche reti e questo ha inciso sui numeri. Il Foggia? Hanno un punta come Iemmello, che io conosco molto bene. Un giocatore bravo a crearsi lo spazio ed ha una buona tecnica individuale. Bisogna essere abili ad interpretare la gara e a saper stare in camp, vogliamo e dobbiamo vincere”.
L’AVVERSARIO – La squadra di Roberto De Zerbi non deve essere presa sotto gamba: “Il Foggia è una squadra che ha dimostrato con i numeri di saperci fare molto bene in trasferta, ha disputato un ottimo campionato, è l’attacco più forte del girone ed ha fatto un buon calcio. Faccio i complimenti ai nostri prossimi vversari per il campionato che hanno fatto e ad inizio stagione non nego che ho avuto diversi contatti con il club foggiano. C’è un’alta professionalità nel Foggia con giocatori giovani, ma anche più esperti. De Zerbi ha detto che noi abbiamo più pressione di loro? Se ha detto questo l’ha fatto per creare un po’ di rumore nell’ambiente e come pre-tattica . Come fa a dire determinate cose? Dovrebbe avere rispetto degli avversari e pensare ai fatti di casa propria, quindi rispedisco tutto al mittente e penso solo alla gara di domani. Dice che teme Miccoli? Ho corso un rischio inserendolo domenica scorsa a mezz’ora dalla fine, non è al massimo e lo stiamo centellinando senza rischiarlo”.