LECCE (di Italo Aromolo) – Gran successo per “Visita allo stadio”, l’evento organizzato dall’associazione di tifosi “Passione Lecce”, grazie alla generosa collaborazione dell’U.S. Lecce, che ha visto un gruppo di studenti dell’Istituto Olivetti di Lecce accompagnati in tour per lo stadio “Via del Mare”. Per un paio di ore, l’impianto sportivo leccese si è svestito dell’apparenza di bunker di massima sicurezza e si è aperto alla curiosità dei ragazzini che hanno preso parte all’iniziativa: dalla Sala Stampa, agli spogliatoi, dal terreno di gioco, alla Tribuna Autorità, nessuno è sfuggito all’emozione di poter metter piede lì dove fino a qualche anno fa circolavano i migliori giocatori al mondo.
La visita si è aperta con una simulazione di una conferenza stampa post-partita alla presenza di due calciatori dell’U.S. Lecce, il centrocampista Mariano Bogliacino ed il difensore Walter Lopez e del giornalista sportivo Ludovico Malorgio. In rappresentanza della dirigenza, c’erano anche il team manager Francesco Lillo, la vicepresidentessa Giulia Tesoro e la responsabile della Biglietteria, Angelica De Mitri.
I visitatori si sono perfettamente calati nella parte e, alla pari di esperti quanto curiosi giornalisti, hanno incalzato i due beniamini con le più svariate domande. È stata un’occasione per scambiare qualche battuta sull’attuale situazione del Lecce: “Alla fine riusciremo ad andare in Serie B” – ha affermato Lopez – “ perché tutte le avversità del momento stanno servendo per rinforzarci. Vi posso assicurare che io ed i miei compagni daremo sempre tutto. A Lecce mi sto trovando benissimo, qui è nato anche il mio secondo figlio. Qualcosa di particolare che mi piace di questa città? Lu sule, lu mare e lu jentu… (scherza e sorride sornione, ndr)”. A Bogliacino è stato chiesto in quale città si sia trovato meglio in carriera: “Esclusa Lecce, direi Napoli” – ha affermato il centrocampista uruguaiano – “ perché sono arrivato per giocare in Serie C e sono andato via dopo aver giocato in Coppa Uefa. Come ci si sente a perdere due finali play-off consecutive? Male, veder buttato il lavoro di un anno in novanta minuti fa molto male… Ma non vogliamo guardare al passato, pensiamo a fare bene quest’anno. Ci serve il calore dei tifosi”.
Guidati dal giornalista Pierpaolo Sergio, direttore de Leccezionale.it, nonché addetto stampa della stessa associazione, i giovani supporters si sono quindi affacciati nel “cuore” dell’impianto leccese: passando per la palestra e lo spogliatoio dell’arbitro, hanno varcato la soglia dello spogliatoio del Lecce, preparato ad arte proprio come se stesse per svolgersi la partita. Stupore misto a incredulità hanno fatto da padrone nel guardarsi attorno tra le varie maglie, i pantaloncini e le scarpette di ciascun calciatore, riconoscendo magari il posto che un tempo era di Cuadrado o di Chevanton. Alcune chicche hanno reso ancor più emozionante il luogo “sacro” per eccellenza: ad esempio, la possibilità di poter leggere sulla lavagnetta le disposizioni tecniche impartite alla squadra giallorossa direttamente dal mister, tra le quali si notavano ancora quelle relative all’ultima partita giocata dal Lecce (allora ancora allenato da Dino Pagliari) contro il Matera e vinta per 2-0.
Nel tunnel che conduce al campo da gioco, i ragazzi si sono intrattenuti con due arbitri AIA della sezione di Lecce, Gabriele Totaro e Luigi Rosato: tra formalità pre-partita, preparazione fisica e goal-line technology, il punto di vista dei due giovani direttori di gara è servito per avere una visione più completa di tutto ciò che grava attorno ad una partita di calcio, in cui la componente del fair-play tanto caro alla FIFA ed all’UEFA dovrebbe godere sempre della massima priorità.
Il momento-clou della visita è stato l’ingresso in campo: si raccontano da sole le sensazioni provate nel prendere posto sulle panchine dove anni fa sedevano Zeman o Mourinho, nel simulare un’esultanza sotto la Curva Nord o nel correre per quell’area di rigore che tante volte ha fatto gioire o piangere migliaia di appassionati.
L’ultima tappa del tour è stata la Tribuna Autorità, dove il presidente di “Passione Lecce”, Diego Frigino, insieme tra gli altri all’avvocato Oronzo Valletta, rappresentante dei supporters in seno ai C.d.A. dell’U.S. Lecce inerenti questioni legate alla tifoseria, ha tenuto un discorso conclusivo sull’importanza che può avere l’attaccamento alla fede giallorossa soprattutto tra le più giovani generazioni.
(foto Passione Lecce)