LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Nuovo capitolo per la rubrica “Trasferte&Cultura”, che tra calcio e cultura viaggia di trasferta in trasferta attraverso i luoghi più affascinanti delle città d’arte che compongono il Girone C del campionato di Lega Pro. Oggi parliamo di Salerno, capoluogo di provincia di oltre 130.000 abitanti, secondo comune della Regione Campania per numero di abitanti e trentesimo a livello nazionale. Affacciata sul Mar Tirreno, Salerno gode di un’invidiabile posizione geografica nell’omonimo golfo che le regala un clima mite durante l’inverno. Centro osco-etrusco, poi sannita e poi colonia romana, l’antica Salernum divenne parte del Ducato longobardo di Benevento e Principato autonomo. Intorno all’anno 1000, per la città giunse la conquista normanna ed in seguito la sovranità del Regno delle due Sicilie.
Negli ultimi anni, la locale Amministrazione comunale ha dato nuovo impulso al risanamento urbanistico ed al recupero socio-economico del territorio. Antichi monumenti e chiese sono stati restaurati, così come strade e piazze sono state riarredate e illuminate artisticamente; numerosi gli spazi recuperati per attività artistiche, culturali e ricreative. Sono stati realizzati inoltre numerosi progetti tesi a migliorare la vivibilità dei quartieri e si è mirato ad innalzare il livello della qualità della vita dei cittadini.
Il centro storico di Salerno, di epoca medievale, è uno dei migliori conservati d’Italia. Nel dedalo di strade si snodano palazzi di epoca normanna e longobarda, la centrale Via dei Mercanti, il Museo della Scuola Medica Salernitana, il Museo Archeologico e la Pinacoteca provinciale.
Non lontano sorge la cattedrale di San Matteo, il duomo cittadino. La pianta della chiesa, di epoca romanica ma rimaneggiata nei secoli, è a croce latina con tre navate e una cripta barocca, con un quadriportico simile alla basilica di Sant’Ambrogio a Milano.
Oltre alla cripta dell’Evangelista Matteo vi si conservano i monumenti funebri di personaggi illustri, i celebri mosaici e la porta bizantina in bronzo. La cattedrale fu innalzata dopo la conquista normanna ad opera di Roberto il Guiscardo.
Degno di menzione è poi il Castello Arechi, realizzato nell’VIII secolo dal principe longobardo Arechi II, che trasferì la capitale del ducato da Benevento a Salerno. Si trova a 300 metri d’altezza sul livello del mare e dista pochi chilometri dal centro storico cittadino. Circondato da un parco con percorsi naturalistici, all’interno ospita un’esposizione di monete e ceramiche medievali.
I Giardini della Minerva offrono una splendida vista. Vi si accede dal centro storico attraverso un ascensore, pagando un biglietto d’ingresso economico; rappresentano il fulcro di tutti gli itinerari turistici e furono realizzati da un medico della Scuola salernitana che qui impiantò il più antico orto botanico, destinato a produrre le erbe usate nel Medioevo per curare le malattie.
Dall’11 al 25 ottobre, la città di Salerno diventa per 15 giorni la capitale mondiale dell’Arte, ospitando la Biennale d’Arte contemporanea il primo evento culturale ed artistico che annovera la partecipazione di circa 360 artisti, 500 opere in esposizione, una giuria internazionale e numerosi eventi, dibattiti e tavole rotonde nel pittoresco scenario di Palazzo Fruscione.
Infine, impossibile non parlare delle cosiddette “perle” della Costiera amalfitana (tra cui spiccano Vietri sul Mare, Cetara, Maiori, Minori, Amalfi, Ravello, Praiano e Positano) che sorgono solo a pochi chilometri ed offrono interessanti spunti per fare magari una gita fuori porta.