LECCE (di Silvia Famularo) – Un anno di reclusione con la condizionale, 1000 euro di multa e la non menzione nel casellario giudiziario: questa la pena concordata dalla Procura di Roma con quattro dei circa sessanta clienti delle ragazzine, tutte minorenni romane, che si prostituivano in un appartamento nel quartiere Parioli. Se il gup accetterà l’accordo, i “signori” coinvolti in questa turpe vicenda di sfruttamento minorile eviteranno anche la scomoda pubblicità che deriverebbe da un dibattimento pubblico e le conseguenze del loro infame comportamento sarebbero meno di nulla.
Il patteggiamento permesso agli autori di un reato così grave e che potrebbe essere reiterato dagli stessi, ha fatto esplodere roventi polemiche nell’opinione pubblica ed ha sollevato le proteste del garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Spadafora, il quale ha ricordato come il Codice penale preveda per tali reati la reclusione da 6 a 12 anni e la multa da 15.000 a 150.000 euro.
A questo punto si può solo sperare che prevalga il buon senso sulla rigida applicazione di una norma come il patteggiamento che esiste e che pare inopportuna in questo caso. Non resta che “porci” degli interrogativi…