LECCE (di Italo Aromolo) – Il 15 marzo 1908 nasceva l’Unione Sportiva Lecce per mano di una comitiva di studenti ed i loro professori. Pochi mesi dopo, il 21 novembre dello stesso anno, un gruppo di industriali di mulini dava vita all’Associazione Calcio Savoia. Lecce e Savoia, storicamente accomunate dall’anno di nascita (1908) e dall’antica tradizione calcistica che ne ha fatto due tra le società più blasonate del Mezzogiorno d’Italia, torneranno a sfidarsi questa sera allo stadio “Giraud” di Torre Annunziata a distanza di quasi vent’anni dall’ultimo precedente.
Arbitraggi e remuntade: i precedenti. L’ultimo precedente tra Savoia e Lecce merita una cronaca dettagliata per quanto di elettrizzante accaduto in campo e sugli spalti: era la terzultima giornata del campionato di Serie C 1995/’96 quando al Lecce di mister Giampiero Ventura bastava un pareggio sul campo di un Savoia in cerca della salvezza per festeggiare aritmeticamente la promozione in Serie B a scapito del Castel di Sangro, distante 8 punti in classifica. Da un lato, si schieravano i giallorossi della coppia gol Francioso-Palmieri, dall’altro gli oplontini degli ex Simone Altobelli, difensore del Lecce nei cinque anni precedenti, Paolo Baldieri, bomber giallorosso da oltre 100 presenze tra il 1991 e il 1995, e Giovanni Improta, tecnico dei padroni di casa che da calciatore aveva militato in Salento tra il 1980 e il 1982. La partita, cui tra le fila torresi prese parte anche il futuro centrocampista del Lecce Luca Evangelisti, ebbe come protagonista assoluto l’arbitro Divino Ferrarini (della sezione di Parma), che molti ricorderanno perché radiato nel 1998 al termine del processo sportivo sullo scandalo-Livorno. Dopo il vantaggio degli ospiti a firma di Palmieri, il signor Ferrarini iniziò a fischiare esclusivamente in funzione anti-Lecce: espulse il centrocampista leccese Cucciari senza fare altrettanto con gli interventi killer dei padroni di casa, che portarono alle sostituzioni per infortunio dei giallorossi Luceri e De Patre; convalidò il gol del pareggio oplontino di Carruezzo, che si era districato irregolarmente (con una spinta plateale) dalla marcatura del difensore avversario Servidei; fischiò un calcio di rigore in favore del Savoia (era il minuto numero 92) voluto e cercato da Tisci che, vistosi murato da tre difensori avversari, si andò a schiantare sul centrocampista leccese Renato Olive nel tentativo (raggiunto) di ottenere la massima punizione. Carruezzo realizzò all’ultimo minuto e il Lecce perse per 2-1, rinviando la festa-promozione alla successiva partita casalinga con l’Acireale. Teatro della Waterloo giallorossa fu un “Giraud” letteralmente infuocato: le cronache del tempo parlano di tantissime presenze sul campo di gioco (non autorizzate) con il preciso compito di pressare il direttore di gara per un arbitraggio filo-oplontino ed i calciatori giallorossi (compreso il tecnico Ventura) perché perdessero la partita.
Prima di quella gara, Savoia e Lecce si erano affrontate per tre volte, ottenendone altrettanti pareggi, negli anni di piombo della Serie C (18 partecipazioni di fila per il Lecce tra il 1958 e il 1976). Nel 1972, il più classico dei testacoda tra il Lecce (secondo) e il Savoia (ultimo) era terminato a reti bianche, mentre nel 1966 e nel 1970 le due squadre si accontentarono di un 1-1 che vide il Lecce in entrambi i casi costretto a rimontare uno svantaggio iniziale.
Risale guarda caso ad una gara giocata nella terza decade di settembre (il 25 settembre del 1949) la prima ed unica vittoria del Lecce a Torre Annunziata: si chiamava ancora Torrese l’avversario che esattamente 65 anni fa il Lecce di mister Cesare Migliorini andò a sconfiggere per 2-1 grazie alla doppietta di Luigi Silvestri, settimo goleador della storia dell’U.S. Lecce con 45 realizzazioni all’attivo.
Per l’ultimo precedente in Serie B bisogna tornare in clima di Seconda Guerra Mondiale. Nel settembre del 1947, il Lecce che avrebbe sfiorato la Serie A (a fine campionato si piazzò terzo) perse in modo a dir poco rocambolesco sul campo del Savoia: dopo essere passata in doppio svantaggio, in meno di sette minuti la formazione salentina si portò sul 3-2 con l’hattrick Magurano-Gavazzi-Natale, prima di subire un micidiale uno-due oplontino che a dieci minuti dalla fine fissò il parziale sul 4-3 in favore del Savoia.
Il bilancio dei precedenti tra Savoia e Lecce è favorevole al Savoia: la compagine campana ha vinto 4 degli 8 precedenti totali, pareggiandone 3 e perdendone solo 1. Sono 12 i gol messi a segno dal Savoia, 9 quelli realizzati dal Lecce. Savoia-Lecce si è giocata per 6 volte in Serie C e per 2 in Serie B: nessuna di queste sfide è terminata con più di un gol di scarto.
De Canio, Tiribocchi, Cipriani: capitolo doppi ex. Tra i grandi del passato che hanno ottenuto il meglio dei propri successi sportivi sull’asse Torre Annunziata-Lecce, il tecnico materano Gigi De Canio è rimasto nel cuore di entrambe le tifoserie per aver firmato due promozioni da record: alla prima esperienza da allenatore professionista (1993-1995), vinse il campionato di Serie C2 alla guida del Savoia, sancendone il ritorno in terza serie dopo vent’anni di purgatorio dilettantistico; quindici anni dopo, condusse il Lecce nell’Olimpo del calcio con uno storico primo posto nel campionato di Serie B, raggiungendo poi l’anno seguente la permanenza nella massima serie con una giornata d’anticipo.
Anche Simone Tiribocchi ha lasciato il Salento con una promozione in Serie A alle spalle: i suoi 19 gol in campionato valsero il successo ai play-off del Lecce di mister Giuseppe Papadopulo. La vittoria degli spareggi-promozione non riuscì al “Tir” in versione oplontina che, con la maglia del Savoia addosso, realizzò soltanto 3 gol in Serie C/1 nella stagione 1998/’99.
Nella gara di oggi saranno due gli ex della partita, entrambi in casa Savoia: il bomber Giacomo Cipriani, nessun gol nei sei mesi leccesi nella stagione di Serie A 1999/2000, e il secondo portiere Raffaele Gragnaniello, in Salento anche lui soltanto per sei mesi (nel 2010) senza scendere in campo nemmeno una volta.
Di seguito i più importanti calciatori e/o allenatori che hanno militato sia con il Lecce che con il Savoia:
- Simone Altobelli, difensore del Lecce tra il 1990 e il 1995 e difensore del Savoia nella stagione 1995/’96
- Paolo Baldieri, attaccante del Lecce tra il 1991 e il 1995 e attaccante del Savoia nella stagione 1996/’97.
- Luigi De Canio, allenatore del Savoia tra il 1993 e il 1995 e allenatore del Lecce tra il 2009 e il 2011
- Giacomo Cipriani, attaccante del Lecce nel 2000 e attuale attaccante del Savoia.
- Luca Evangelisti, centrocampista del Savoia nella stagione 1995/’96 e centrocampista del Lecce nella stagione 1996/’97.
- Raffaele Gragnaniello, portiere del Lecce nel 2010 e attuale portiere del Savoia.
- Renato Greco, attaccante del Lecce tra il ’98 e il 2000 e attaccante del Savoia nella stagione 2000/’01.
- Francesco Marino, attaccante del Savoia nella stagione 1992/’93 e attaccante del Lecce nella stagione 1999/’00.
- Giovanni Improta, centrocampista del Lecce tra il 1980 e il 1982 e allenatore del Savoia nella stagione 1995/’96.
- Giuseppe Rizza, ala del Lecce nella stagione 1931/’32 e ala del Savoia tra il 1932 e il 1934.
- Generoso Rossi, portiere del Savoia nella stagione 1998/’99 e portiere del Lecce nella stagione 2002/’03.
- Orazio Russo, attaccante del Lecce tra il 1993 e il 1996 e attaccante del Savoia nella stagione 1998/’99.
- Pietro Santin, ala del Savoia tra il 1966 e il 1969 e allenatore del Lecce nelle stagioni 1978/’79 e 1986/’87.
- Mariano Stendardo, difensore del Lecce nel 2004 e difensore del Savoia nella stagione 2013/’14.
- Alberto Savino, difensore del Savoia nelle stagioni 1989/’90 e 2005/’06 e difensore del Lecce tra il 1999 e il 2003.
- Simone Tiribocchi, attaccante del Savoia nella stagione 1998/99 e attaccante del Lecce tra il 2007 e il 2009.