“Sulla morte di Pantani c’è una nuova indagine a tutti gli effetti”: queste le parole del pm di Rimini Paolo Giovagnoli che a luglio ebbe l’esposto dei genitori del Pirata.  L’indagine per omicidio volontario prevede una nuova consulenza medico legale. I soggetti che nella prima indagine dopo la morte, 14 febbraio 2004, furono indagati e poi patteggiarono (uno fu assolto in Cassazione), la legge impedisce di indagarli nuovamente sul medesimo fatto ma possono essere sentiti come persone informate.La Procura di Rimini vuole ora scavare in profondità, anche per via dei tanti buchi nell’inchiesta del 2004 evidenziati nell’esposto.

Presto, quindi, ci saranno degli interrogatori: ci sono indagini difensive che potrebbero contenere novità clamorose. E di sicuro saranno sentiti i soggetti coinvolti dopo la morte del Pirata, avvenuta il 14 febbraio 2004 al residence Le Rose di Rimini. Sia chi ha patteggiato, sia chi è stato assolto da tutte le accuse in Cassazione (Fabio Carlino), potrebbe in prima istanza essere convocato in Procura come persona informata sui fatti. Non solo, la legge vieta un processo sullo stessa vicenda, ma la nuova inchiesta ipotizza un reato diverso ed eventi completamente nuovi rispetto al 2004 (lesione procurate da terzi, ad esempio). Ecco perché nessuno può considerarsi al riparo da sorprese giudiziarie a iniziare da chi in quel periodo era in contatto con l’indimenticato cilista.

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