LECCE – Il bambù gigante è una coltura nuova per i nostri territori, è innovativa, con poche esigenze di natura agronomica e con grandi margini di sviluppo e di profitto. Il suo mercato è molto ampio, dalla stessa pianta si ricavano, infatti, prodotti per l’alimentazione, per il tessile, per l’arredamento, pavimenti, carta, biomassa e tanto altro ancora; ciò rende facilmente l’idea di quali margini economici possa offrire la coltura del bambù gigante e che opportunità, non solo strettamente agricole, di sviluppo imprenditoriali si possano realizzare.
Ieri sera a Lecce, all’interno delle ex Officine Cantelmo, si è discusso proprio dei benefici derivanti dalla coltivazione del bambù gigante. Dopo il grande successo di partecipanti (oltre 200 presenti) e di adesione al progetto del primo convegno in Puglia che si è tenuto ad Andria, anche la tappa leccese ha incontrato un’ottima risposta di pubblico e di interessati alle prospettive offerte dalla nuova coltura al settore agricolo, da tempo duramente provato dalla crisi e dalle emergenze fito-sanitarie, soprattutto nel nostro territorio.
Poiché in Puglia l’agricoltura rappresenta ancora il settore più importante della nostra regione, gli organizzatori dell’evento hanno posto l’accento sulle eccezionali potenzialità offerte dalla pianta del bambù, ricca di sorprendenti qualità naturali ed amica dell’uomo.
Durante l’incontro leccese sono state approfondite, in particolare, le tecniche di coltivazione e gli aspetti commerciali del bambù gigante, con il pubblico presente che ha avuto la possibilità di intervenire nella discussione finale. Al convegno sono intervenuti Luigi Mazzei, consigliere regionale, Francesco Pacella, assessore provinciale all’Agricoltura, Rosario Centonze, presidente provinciale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e forestali, Fabio Ingrosso, presidente COPAGRI Puglia e Fabrizio Pecci, presidente Consorzio Bambù Italia (Only Moso).
Silvia Famularo ha raccolto ai microfoni de Leccezionale.it alcune dichiarazioni dei partecipanti all’incontro:
molto interessante.