10660409_10203950958121569_792391492_nLECCE  (di Carmen Tommasi e Gabriele De Pandis)  – Sabato arriva il Barletta al “Via del Mare” e il Lecce sembra già costretto, alla seconda gara di campionato, a dover vincere a tutti i costi, dopo il brutto ed inaspettato k.o. contro la matricola Lupa Roma allo stadio “Quinto Ricci” di Aprilia. Il tecnico Franco Lerda ha ormai le idee ben chiare sugli uomini su cui poter contare durante una stagione lunga e dalle tante insidie nella nuova Lega Unica: in mediana i due protagonisti indiscussi dovrebbero essere Romeo Papini e Stefano Salvi, ma l’arrivo nelle ultimissime ore del calciomercato estivo del talentuoso Filipe Gomes Ribeiro potrebbe rompere gli equilibri che si sono creati. Cerchiamo di capire, con l’ormai consueto quesito del “perché si” e “perchè no”, se l’arrivo del centrocampista e metronomo brasiliano potrà essere l’elemento di “disturbo” dell’ormai collaudato duo Papini-Salvi, rafforzato anche dal trasferimento dell’uruguaiano Nicolas Amodio al Martina Franca.

Perché sì – Il tormentone del calciomercato, assieme a quello di un’altra punta, è stato la ricerca di un centrocampista dai piedi buoni in grado di accelerare la costruzione della manovra della linea mediana giallorossa. La coppia Papini-Salvi, seppur impeccabile nell’interdizione e nella quantità mostrata in tutta la seconda fase dello scorso campionato, ha l’unico e pesante neo di non riuscire a mettere in moto le punte con imbucate centrali e intuizioni fulminanti capaci di aprire le difese avversarie. Il gioco del Lecce, vuoi per ordini di mister Lerda e vuoi per necessità, è sempre passato dalle fasce, lasciando al centrocampo solo qualche sortita personale in grado di cogliere impreparati gli avversari, come Salvi domenica scorsa ad Aprilia, o come il gol di Papini nella finale d’andata contro il Frosinone. L’innesto di Filipe Gomes Ribeiro, arrivato dal Perugia nell’ultima giornata di calciomercato, darà molti grattacapi all’ex Toro, nello scegliere se puntare sulla cerniera collaudata Papini-Salvi o se dare maggiore estro alla metà campo con il brasiliano. Non è da dimenticare, però, l’apporto alla causa che potrà esser dato da Luis Gabriel Sacilotto, pronto ad una stagione dove dire la sua dopo i guai fisici che lo hanno bloccato per gran parte della scorsa annata. A centrocampo, in casa Lecce, si battaglierà, ma tutti avranno l’occasione per incidere. AVANTI FILIPE: TECNICA BRASILIANA PER UNA MANOVRA PIÙ FLUIDA.

Perchè no – La coppia Papini-Salvi: due gladiatori romani a protezione della linea a quattro giallorossa, nell’amato blocco 4-2 del tecnico Franco Lerda. L’ormai tanto apprezzato “Papo”, Romeo Papini, e colui “che puzza di fame di vittorie”, come ha definito il diesse Antonio Tesoro, Stefano Salvi, al suo arrivo nel Salento. Duo, questo, di mediani con caratteristiche diverse e per questo ben assortito: sono ormai due elementi-pilastro, che pur avendo giocato poco insieme nella passata stagione, si conoscono bene e hanno la giusta intesa per un campionato da protagonisti. Papini, ex Carpi, ha perso il compagno Nicolas Amodio con cui spesso e volentieri ha “duettato” nella scorsa stagione, e ha ritrovato Salvi con cui dialoga in campo con scambi importanti durante il match e consigli per l’ex Treviso più giovane, classe ’87, e meno esperto di lui. L’ultimo arrivato in casa Lecce, il 26enne Filipe Gomes Ribeiro, potrà subentrare sicuramente a gara in corso, nei momenti clou del match, ma la condizione fisica resta, al momento, non ottimale (anche perchè l’anno scorso il regista ex Siena ha sofferto di guai muscolari). Da ricordare è poi l’importante l’interrogativo riguardante la sua adattabilità nel “4-4-2, 4-2-4” dell’allenatore piemontese, meno denso a centrocampo del 3-5-2 con il quale il Perugia ha vinto la scorsa Lega Pro, disposizione tattica alternata ad un 4-3-3 mascherato dove i rientri di Fabinho e Mazzeo toglievano un bel po’ di lavoro sporco al trio di centrocampo perugino. PAPINI-SALVI: MEDIANA “CORE DE ROMA”.

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