LECCE (di Italo Aromolo e Gabriele De Pandis) – In un calcio sempre più impantanato tra business e giochi di potere, esistono ancora piccole realtà, dove valori come l’educazione dei giovani, il rispetto per l’avversario e l’impegno nel sociale prevalgono al di là di qualsivoglia risultato sportivo o guadagno economico. La Lupa Roma, antagonista del Lecce nella prima giornata del campionato di Lega Pro Unica – Girone C, incarna perfettamente questa concezione “neo-classica” del football. Il club capitolino, il cui stemma unisce in simbiosi la lupa romanista e l’aquila laziale, insieme ai quattro colori giallo, rosso, bianco e azzurro, si propone di appianare le rivalità e i dissidi che corrono tra i due massimi sodalizi della Capitale, per accogliere sotto il suo unico nome tutti gli appassionati romani: “Siamo romani e vogliamo che tra di noi tutti si sentano accolti, che non prevalga una parte a discapito dell’altra” – sono le parole del presidente Alberto Cerrai rilasciate in un’intervista al Corriere dello Sport – “Il calcio deve essere uno strumento per affermare il rispetto, non da usare per creare divisioni: è uno sport che fa presa sui giovani e va usato esclusivamente a fin di bene.” Difatti, la Lupa (acronimo di Lealtà, Uguaglianza, Passione e Amore, come si legge sulla home page del sito ufficiale) non rappresenta semplicemente una squadra-simpatia apprezzata per i propri ideali (tra le tante iniziative, il club ha appena fondato un centro sportivo polifunzionale ed una sezione per sport dedicata ai bimbi autistici) ma, anche e soprattutto, di una compagine fortemente ambiziosa che punta a raggiungere la Serie B nel giro di tre anni. Conosciamo meglio il prossimo avversario del Lecce.
La storia recente: 40 anni di vita da Frascati a Roma. La Lupa Roma è un club relativamente giovane, nato nel 1974, che si appresta ad affrontare il terzo campionato nazionale per la prima volta nella sua storia. Per quasi tutto il suo quarantennio di vita, il sodalizio laziale ha rappresentato la città di Frascati (il nome originario era “Lupa Frascati”), navigando tra le acque della Promozione e dell’Eccellenza, con qualche fugace apparizione nel campionato di Serie D. La svolta è arrivata nell’estate del 2011, quando una nuova proprietà si è insidiata ai vertici dell’allora club frascatano, attuando una vera e propria rivoluzione identitaria. Il presidente Cerrai – proprietario di una nota azienda di informatica – ha trasferito la sede della società a Roma, cambiandone la denominazione in “Lupa Roma” ed avviando così il nuovo corso giallorosso-biancazzurro. I buoni propositi ideologici, supportati da una solidità economica e una volontà di investire sempre più rare nel calcio, hanno fruttato ottimi risultati anche in campo: in tre stagioni, la Lupa Roma è balzata dall’Eccellenza laziale, alla Lega Pro Unica, classificandosi nello scorso torneo al primo posto del Girone G di Serie D. L’artefice tecnico dell’ascesa dei lupacchiotti è stato mister Alessandro Cucciari: confermato anche per questa stagione. É il grande ex della partita, avendo militato da calciatore tra le fila del formidabile Lecce di mister Giampiero Ventura (61 presenze e 1 gol per l’ex centrocampista giallorosso tra il 1995 e il 1997).
La Rosa: giovani all’assalto della Lega Pro. Per il primo campionato tra i professionisti, la Lupa Roma sta cercando di fare le cose in grande, allestendo una rosa competitiva ed all’altezza del campionato di Lega Pro, campionato in cui la squadra vuol rimanere, per cercare poi di preparare l’assalto alla B promesso dal presidente Cerrai. Il d.s. Bifulco ha prima di tutto blindato gli elementi più importanti della squadra che ha dominato il girone G della Serie D e ha contornato il tutto con una serie di giovani promesse provenienti da prestigiosi vivai d’Italia. I terzini Pasqualoni e Faccini, i centrocampisti Capodaglio e Raffaello e gli esterni Scibilia e Perrulli (calciatore con 42 presenze e 4 gol in Serie A con la maglia dell’Ascoli) sono pronti a diventare i “senatori” della Lupa Roma. Dall’Atalanta è arrivato il portiere Francesco Rossi, pronto a giocarsi la maglia da titolare con Andrea Rossini, prodotto del vivaio del Parma. Diego Conson, l’ultimo anno a Viareggio, è l’investimento importante di una difesa che potrà contare anche su Prevete (ex Fidene), Frabotta (dal Frosinone) e Mazzei (ex Cynthia). A centrocampo, dall’Udinese è arrivato il 19enne albanese Hoxha e, dal Genoa, il coetaneo Tagliavacche: i due giovani insidieranno gli eroi della promozione nelle gerarchie di mister Cucciari. Davanti, il lavoro degli esterni, la cui batteria è rimpolpata dall’ex Udinese Primavera Moras, metterà in moto la punta centrale, posto che si giocheranno l’ex Reggina Andrea Picone ed Emanuele Testardi, scuola Samp e reduce dall’esperienza ungherese nell’Honved, squadra con cui ha giocato e segnato nel preliminare di Europa League. Un’avventura europea l’ha vissuta anche il difensore Felice Prevete, titolare nello storico esordio dell’Empoli contro lo Zurigo in Coppa UEFA nella stagione 2007-‘08. Il più illustre doppio ex dell’incontro è Souleymane Diamoutene, 5 stagioni e mezzo in giallorosso tra A e B e una stagione (la scorsa) nella terza squadra della Capitale, dove ha contribuito alla vittoria del campionato di Serie D con 13 presenze ed un gol.
All’attacco con il 4-3-3. Le ardite ambizioni del presidente Cerrai si riflettono anche sull’atteggiamento sul campo della Lupa Roma, guidata dal 4-3-3 prediletto da mister Alessandro Cucciari. L’inizio della stagione della compagine romana è stato scoppiettante: Perrulli e compagni hanno vinto il girone F della prima fase della Coppa Italia di Lega Pro, regolando Tuttocuoio a domicilio e Grosseto in casa con il punteggio di 2-0. La partita con i maremmani, seppur abbia visto un Grosseto infarcito di giovani, è stata la prima prova di forza della Lupa Roma, cinica e fredda sotto porta, al contrario dei grossetani. Per il debutto di domani alle ore 12:30, Cucciari non dovrebbe tradire le sue idee tattiche al cospetto del Lecce e sarà pronto a schierare i suoi con un elastico 4-3-3. Davanti al portiere Rossi, la linea difensiva dovrebbe essere composta dai centrali Conson e Prevete, con i confermati Pasqualoni e Faccini rispettivamente sulle fasce destra e sinistra. Probabile però il ballottaggio tra il primo e l’ex Frosinone Frabotta. A centrocampo Raffaello e Capodaglio saranno affiancati da un giovane tra Hoxha e Tagliavacche. In attacco uno tra Testardi (utilizzabile anche sulla fascia) e Picone sarà il terminale offensivo, con gli esterni Perrulli (recuperabile dopo l’impiego parziale nella partita contro il Grosseto a favore di Scibila) e Moras, a sua volta insidiato dall’argentino Leccese e da Tajarol, pronti ad agire sulle fasce in entrambe le fasi di gioco. In preparazione dell’impegno col Lecce, la Lupa Roma nella consueta amichevole del giovedì ha sconfitto 3-0 l’Aprilia, squadra ora in D dopo la retrocessione della scorsa stagione, con gol di Testardi, Perrulli e Scibilia. Sul terreno di gioco del “Ricci” il tecnico laziale ha mischiato un po’ le carte, schierando Celli sulla sinistra al posto di Faccini, Santarelli a centrocampo e il più esperto Leccese in avanti al posto di Moras.