Guglielmo Scozzi bn pngLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Inaugurata ieri sera, presso la Galleria Foresta di Lecce, sede di “Casa Eutopia” in cui opera lo staff di Lecce 2019, la mostra di Guglielmo Scozzi intitolata “Silenzioso mi ritiro a dipingere un quadro” (LEGGI QUI). L’eclettico ed originale artista leccese è tornato ad esporre le sue opere dopo un’assenza da Lecce che durava dal 2008 ed è proprio da quella data che il suo percorso è ripreso, riproponendosi dopo tanti anni nella sua città natale, in un momento critico soprattutto per l’arte, ma di forte impulso alla sperimentazione ed alle proposte culturali nel capoluogo salentino.

Negli spazi espositivi in via Federico d’Aragona che le esaltano, si possono ammirare le 21 tele realizzate su vari materiali con smalto idrosolubile, ad olio e tempera frutto degli ultimi due anni di lavoro. Come asseriva Quinto Ennio, scrittore latino originario di Rudiae solito dire di possedere tria corda, cioè “tre anime”, nella mostra di Guglielmo Scozzi i tria corda sono chiaramente individuabili in pittura, sport e cinema d’autore. Un sottile gioco di equilibri, in un tripudio di azione, energia e bisogno di comunicazione attraverso immagini e parole.

Un immaginario filo rosso collega gli anni delle numerose personali di pittura in cui il 48enne artista salentino ha proposto al pubblico le sue creazioni. Un percorso di crescita, maturazione e studio sia personale, che artistico. La pittura è il suo grande amore e tra gli estimatori delle proprie creazioni egli annovera attori quali Nancy Brilli, l’ex calciatore ed oggi direttore sportivo Gianluca Petrachi, l’ex astro del calcio nipponico, Hidetoshi Nakata e Monica Semeraro, figlia dell’imprenditore leccese, Giovanni.

mostra Guglielmo Scozzi cropLe tele in cui compaiono alcune frasi i cui testi risultano quasi annacquati e sbiaditi traggono spunto dalle opere dei poeti Rainer Maria Rilke ed Antonio Leonardo Verri. Guardando le trascinanti opere dell’artista si ha come la sensazione di immergersi in un molteplice universo cromatico; un insieme di colori che mantiene una caratteristica densità, accogliendo aria, luce, spazialità e presentando una tavolozza intrisa di solitudine, amore, odio, tenerezza, incontro e scontro. Grazie all’approfondita, sicura e smaliziata conoscenza di più tecniche pittoriche e compositive, egli rappresenta la figura dell’essere umano in tutte le sue sfaccettature, una figura stilizzata, di cui spesso vediamo il corpo ma non il volto: un uomo che cerca di celare le sue emozioni e i suoi pensieri evitando il filtro degli occhi, specchio dell’anima; una donna nuda per rappresentare l’irrequietudine interiore mista a desiderio di cambiamento, miglioramento e trasformazione. In entrambi i casi, la figura umana può essere immobile, in attesa di essere travolta dal destino, o in movimento, alla ricerca di una dimensione.

È proprio l’iconografia del corpo e del suo movimento l’elemento in comune tra la pittura e il cinema, la “seconda anima” di Guglielmo Scozzi. Chiara è l’ispirazione tratta da film di famosi ed originali cineasti come Marco Ferreri, il coreano Kim Ki-duk ed il francese Henri Verneuil, autore della pellicola del 1971 “Gli scassinatori” dalla quale l’artista trova ispirazione per il titolo di uno dei più interessanti lavori della mostra. Il mondo della celluloide è presente anche in altre opere in cui l’arte del montaggio cinematografico è resa evidentemente nell’arte della composizione pittorica.

La “terza anima” dell’artista è infine lo sport: egli è attualmente istruttore di Ju jitsu, un’arte marziale giapponese di difesa personale e che si serve proprio della forza proveniente dall’avversario; egli, inoltre, in passato ha praticato varie discipline atletiche (calcio, ciclismo e boxe), tutte esperienze che hanno guidato la mano del pittore anche in questa sua ultima personale. Straordinari risultano così i ritratti di atleti in movimento che combinano realismo ed espressionismo. Guglielmo Scozzi sembra dipingere direttamente da un immaginario bordo ring scene di match sportivi epici, fissando su carta e tela momenti di grande intensità, immortalando potenti muscoli nervosi e scattanti, forme morbide e plastiche di fisici in azione.

Una mostra assolutamente da non perdere che si potrà visitare tutti i giorni, fino al prossimo 22 agosto. Nel video che segue, il vernissage dell’esposizione…

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