LECCE – Tessera del tifoso: si va verso l’addio? Forse, sì, no, nì… Venerdì scorso, proprio qui a Lecce, Francesco Ghirelli (Direttore generale della Lega Pro) non lo ha potuto certo anticipare, né confermare, ma lo ha lasciato intuire. Il vicepresidente della stessa Lega Pro, l’avvocato Antonio Rizzo, idem. Una task force formata dal Ministero degli Interni, Coni, Figc, Lega di Serie A, Lega di Serie B e Lega Pro sta lavorando (e lo farà per un paio di altre settimane) per ridurre gli effetti negativi creati dall’introduzione del famigerato strumento con cui si intendeva (estate del 2009) arginare il fenomeno della violenza negli stadi, ma che si è rivelato un vero e proprio boomerang facendo crollare le presenze negli stadi italiani.
Il nodo è assai complesso e dibattuto. Fare totale dietrofront non si può, ma si cercano alternative per riportare i tifosi sulle tribune degli impianti sportivi di tutte le maggiori categorie e di sperimentare delle exit strategy in grado di non far perdere la faccia al “Palazzo” che ha accolto senza troppe ritrosie l’entrata in vigore della contestatissima Circolare ministeriale di Roberto Maroni all’epoca in cui ricopriva il Dicastero dell’Interno.
Come anticipato dalla Gazzetta dello Sport, la montagna non ha partorito un topolino, ma qualcosa di più. Stando, infatti, alle anticipazioni della rosea, la tessera del tifoso non sarà più obbligatoria per chi ha figli under 14 ed inoltre, chi ne è già titolare, potrà portare altre due amici con sé allo stadio. Un genitore che sia tesserato potrà in pratica acquistare il biglietto per i propri figli minori di 14 anni. Basterà mostrare soltanto un documento identificativo e l’obbligo di schedatura per i giovani tifosi verrà superato, evitando casi-limite già accaduti da Nord a Sud d’Italia.
Inoltre, a partire dal prossimo campionato, chiunque sia sottoscrittore della tessera del tifoso avrà la possibilità di usufruire della campagna che è stata attuata come nel caso della finale di Coppa Italia, intitolata “Porta due amici allo stadio” (sprovvisti di tessera) che finora era stata adottata a discrezione delle varie società e, soprattutto, per far accedere nelle tribune un solo tifoso in più, il tutto sempre e comunque sotto la diretta responsabilità del supporter tesserato.
La vera sfida consisterà poi nel rendere più semplice l’acquisto dei biglietti da parte dei tifosi. Eliminare tutte le inutili pastoie burocratiche, facilitare anche per i match in trasferta l’acquisto dei biglietti anche su internet il giorno stesso dell’incontro e, come affermato da Ghirelli: “Decidere, come accadeva un tempo, solo prima dell’inizio di una partita se ad un tifoso vada o meno di andare allo stadio, in base alle condizioni del tempo, o al desiderio di andare a vedere una partita“.
Nel mentre, aspettiamo di capire se e come si riuscirà a rendere più vivibili gli stadi italiani tra i quali, eccezion fatta per lo Juventus Stadium, si fa fatica a trovarne di funzionali e che rispettino gli standard di sicurezza. La corsa alla costruzione di nuovi impianti di proprietà diretta dei club di calcio pare iniziata. Roma, Milan e Lazio sono orientate a realizzare stadi moderni e capaci di attrarre i tifosi non solo durante le partite. Resta da vedere se e quando vedrà la luce la tanto citata ed attesa “legge sugli stadi” che favorisca la nascita di strutture all’avanguardia anche nel nostro Paese. Le sfide da affrontare sono affascinanti e di difficile soluzione. E’ importante che si parta. E’ già un primo passo…