LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Il viaggio è appena iniziato. Di sfide e scommesse ce ne saranno da vincere tante. La sottoscrizione ufficiale dell’accordo tra la tifoseria del Lecce e la società attualmente gestita dalla famiglia Tesoro che consente ad un rappresentante dei supporters giallorossi di partecipare ai Consigli di amministrazione del club di Piazza Mazzini in cui si affronteranno tematiche legate strettamente alla tifoseria leccese rappresenta una svolta epocale. Attraverso le tre associazioni di tifosi Noi Lecce, Lecce in Azione e Salento GialloRosso si è scelto di intraprendere questo ambizioso e lungimirante percorso da un paio d’anni. Arrivati all’avvio reale del progetto che porterà alla creazione di un Ufficio SLO, finalizzato cioè a fare da trait d’union tra le esigenze dei sostenitori e quelle della società, le tre associazioni hanno deciso di confluire in un unico “contenitore”, chiamato “Passione Lecce“, grazie al quale favorire nell’immediato futuro la più massiccia ed eterogenea presenza di chi ha a cuore le sorti del Lecce ed attraverso cui individuare chi prenderà il posto dell’avvocato Oronzino Valletta quale successore democraticamente eletto nel ruolo di rappresentante dei supporters nei C.d.A. dell’U.S. Lecce.
Si tratta, infatti, della prima formula del genere che si registra nel nostro Paese in ambito professionistico, ma che si allinea al ben avviato trend europeo di realtà che appartengono a Germania, Danimarca, Spagna, Francia ed Inghilterra in cui i cosiddetti trust di tifosi sono perfino arrivati a gestire direttamente la propria squadra del cuore. In Italia di simili esperienze se ne registrano già in piazze nobili, ma decadute appartenenti a categorie inferiori, quali ad esempio Taranto, Ancona, Lucca o San Benedetto del Tronto, ma Lecce ed il Lecce rappresentano il primo caso in assoluto e, per questo, si hanno i riflettori dell’attenzione pubblica puntati su di sé. ragion per cui, la stessa Lega Pro si sta impegnando nell’allargare tale “innovazione” a tutte le società che compongono la Prima e la Seconda Divisione del terzo campionato italiano. E’ una vera e propria sfida epocale dal buon esito della quale potrebbe dipendere il futuro del calcio nella nostra nazione
Nelle categorie superiori, quali la serie A o i maggiori campionati del resto d’Europa, avere in seno alle società calcistiche un delegato dei supporters è un presupposto per ottenere la licenza Uefa e proprio il presidente della Uefa, Michel Platini, sta profondendo ingenti sforzi e risorse nel favorire la più ampia partecipazione dei tifosi nella gestione dei club calcistici.
Qui di seguito vi proponiamo un’ampia sintesi della conferenza di ieri mattina in cui è stato ratificato l’importante accordo tra le parti: