La goliardia sul Bari dei palermitani

Il calcio è lo sport più amato dagli italiani e per questo il più versatile in tema di goliardia e sfottò che non difettano certo agli appassionati, se poi ci aggiungiamo che siamo in pieno periodo di Carnevale il quadro si delinea ancor meglio… Ennesima riprova ne è la canzonatura che, su una pagina Facebook (“Esiste solo il Palermo“) gestita da tifosi palermitani, prende di mira le difficoltà societarie dell’A.S. Bari, impelagata nella vicenda del fallimento pilotato della società guidata dalla famiglia Matarrese, in procinto di presentare i libri in tribunale per avviare tale procedura e tentare di salvaguardare per lo meno il titolo sportivo, l’attuale serie di militanza ed il nome del sodalizio biancorosso nella speranza di trovare presto un acquirente che si faccia carico della pesante situazione.

Aggiungiamoci poi il fatto che il campionato di serie B, nel prossimo turno, metterà di fronte alla capolista Palermo proprio il Bari, in un match in programma allo stadio “Renzo Barbera” e tutto diventa ancor più allettante per chi vuol mettere alla berlina gli “odiati” avversari. Il gemellaggio che unisce i tifosi rosanero e quelli del Lecce è stato così ribadito anche attraverso alcuni fotomontaggi realizzati da utenti che fanno parte di quella pagina sul popolare social network ed attraverso i quali ci si fa beffe della compagine biancorossa in perfetto clima carnascialesco.

Nel mirino delle ironie sono finiti il diesse (ex Lecce) Guido Angelozzi, la squadra intera del capoluogo pugliese ed i dirigenti e sostenitori del club impersonati dal divo di Hollywood, Antonio Banderas che chiedono consiglio ad un gallo, mascotte del Bari parodiando un noto spot pubblicitario.

Troppo ghiotta l’occasione che si è venuta a creare per non speculare sulle sventure degli avversari e metterli alla berlina per le dichiarate difficoltà nel trovare il denaro necessario per affrontare la trasferta fino in terra siciliana.

E così, ecco che la fantasia che non manca mai ai supporters in simili occasioni porta alla creazione di immagini ovviamente indigeste per chi è di fede barese, ma divertenti e sarcastiche per chi invece vede nei “galletti” di mister Alberti il “nemico” da fustigare e di cui prendersi gioco.