LECCE (di Carmen Tommasi) – Massima attenzione: c’è il Gubbio e guai a sottovalutare la squadra di Giorgio Roselli. Gruppo ostico, di valore e abile nelle ripartenze. Alla vigilia della sfida al “Pietro Barbetti”, il tecnico Franco Lerda avverte i suoi sulle difficoltà del prossimo avversario e sul fatto che sarà una gara non facile da gestire: “Non so dire se questa sarà la più difficile delle prossime gare, però, di sicuro, sarà una partitaccia, nel senso che avrà un coefficiente di difficoltà molto alto. Per me, poi la gara più difficile è sempre l’ultima perché -spiega l’ex Toro- ora sono concentrato su quella. Il Gubbio può contare su dei giocatori abili nelle ripartenze ed in difesa hanno gente d’esperienza. Come ci si approccia allo scendere in campo alle 12:30? Cambiano un po’ le nostre abitudini: sveglia un’ora prima, alle 7:30, e faremo una colazione-pranzo alle 9:30. Ci aspetta un bel viaggetto in treno e ci sarà anche il tempo per giocare a carte (sorride, ndr)”.
ASSENZE PESANTI – Sono 19 i convocati per la gara contro il Gubbio e si aggrega in prima squadra anche il baby Versienti: “Non fa parte della lista dei convocati Perucchini, perchè ha avuto un problema in settimana che lo ha condizionato e non poco (stato influenzale, ndr). Diniz avverte ancora del fastidio, giovedì ha fatto la partitella e non ha ancora recuperato del tutto. Non c’è nemmeno Sacilotto che sembrava pronto, ma poi ha fatto un passo indietro, poi non parte con noi nemmeno Vinetot per la squalifica. Fa parte dei 19 convocati Versienti, che è un ragazzo della ‘Berretti’ che si allena spesso con noi e che può ricoprire più ruoli, è quello che si allena più spesso in prima squadra e più pronto dal punto di vista fisico e mentale”.
LA FORMAZIONE – Rispetto alla gara con la Paganese, dal punto di vista tattico dovrebbe cambiare poco in casa Lecce: “Per la gara di domani ho un paio di dubbi, in diverse zone del campo sui quali voglio pensarci bene, tenendo presente tante cose che scioglierò domani mattina. Il modulo? E’ sempre quello, giochiamo come di consueto con il blocco 4-2 e per il resto, come ho detto più volte, cambia poco. Abbondanza a centrocampo? Ma no, siamo sempre i soliti. Non c’è ancora Bellazzini che non ho mai avuto veramente a disposizione come non avrò Sacilotto. In porta? Domani sarà la giornata di Caglioni, gioca lui”.
OCCHIO AL “LUPO” – La squadra di Roselli, con il suo 5-3-2, è un gruppo tosto e da tenere bene a bada: “La gara di domani sarà una partitaccia, nel senso che andiamo in casa di una squadra insidiosa, con elementi di valore e che si difende con tanti uomini dietro la linea della palla, a cui importa più di essere concreta che di come gioca. Quella che ci attende domani è una gara molto tosta, il Gubbio, che è stato tra le prime squadre che ho affrontato in questo campionato, è una squadra che ha cambiato allenatore e che vuole fare i play-off. Hanno davanti Falzerano e Caccavallo, poi ci sono Radi e Bartolucci che conoscono molto bene la categoria e hanno giocato in squadre di valore”.
IL CALENDARIO – Dopo la trasferta in Umbria, le gare in programma per il Lecce potrebbero apparire “abbordabili”, ma il tecnico di Fossano non la pensa così: “Si sbaglia quando si dice che possa essere un calendario in discesa. In tutte le partite ci sono delle difficoltà, a prescindere dall’avversario di turno. Ad esempio la Paganese che abbiamo affrontato non mi è proprio apparso un avversario senza motivazioni. Così come il Barletta, entrambe le squadre ci hanno messo in difficoltà. Il Benevento che pareggia a Perugia? Per me non è una novità, perchè considero una squadra forte e che darà il massimo fino alla fine. Il grifo in calo? Sono tre partite che non è più quello di prima, ma pensiamo al Gubbio, il nostro vero obiettivo”.