LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Cosa ha spinto il Direttore Generale del Frosinone Calcio, Ernesto Salvini a rilasciare le ormai arcinote dichiarazioni su una presunta irregolarità del girone B nel campionato di Prima Divisone di Lega Pro? La vicenda, anche alla luce della immediata e piccata replica del Perugia, sentitosi tirato in ballo da quell’esternazione all’apparenza immotivata, suscita non poche perplessità tra i tifosi e gli altri club coinvolti nella volata per la promozione in serie B. Ci sono i presupposti per pensare ad una sorta di “ricatto” verso i vertici della Lega Pro, affinché entrambe le società coinvolte nella arcana vicenda possano marciare a braccetto verso la Cadetteria?
E’ la domanda che abbiamo rivolto all’avvocato Antonio Rizzo, vicepresidente della Lega Pro che ha così risposto: “Naturalmente ho letto, ma non ne so assolutamente nulla di più. Posso però tranquillamente affermare che gli ultimatum non servono a niente. Se Salvini, verso cui resta immutata la mia stima e che tra l’altro ho incontrato appena pochi giorni fa, sa davvero qualcosa, è bene che la riferisca subito, oppure è meglio che se ne stia zitto“.
Avvocato, abbiamo letto di ‘oscuri segreti’ che permetterebbero al Frosinone di andare in B dalla porta principale. Oscure restano tali affermazioni quindi, o si tratta di un mettere le mani avanti preventivamente nella fase calda di questo campionato?
“Beh, organizziamo i play-off dall’ormai lontano 1994 ed in vent’anni ne abbiamo viste di sorprese. Spesso, infatti, piuttosto che le seconde classificate, alla fine sono state promosse nella categoria superiore quelle squadre che si erano piazzate al quinto posto o giù di lì. Quest’anno, dovendo disputare una stagione anomala già di per sé in prospettiva riforma della terza serie italiana, abbiamo previsto un inedito format (spareggi dalla seconda alla nona classificata, ndr) proprio per evitare il rischio di potersi fare tentare, eventualmente, da trucchetti e furbate“.
Ma come intende muoversi la Lega Pro davanti a simili dichiarazioni che rischiano di destabilizzare, appunto, il prosieguo regolare del torneo 2013/2014?
“La Lega Pro si limita a programmare ed organizzare i campionati. Se si ravvedesse in quelle parole un qualcosa di irregolare, spetterà alla Procura Federale aprire un’inchiesta per far piena luce sulla questione. Io, da avvocato, sono per il rispetto delle autonomie dei vari organi competenti. Se la Procura, ripeto, lo riterrà opportuno, interverrà“.