matthias lanzingerUn sogno che presto potrebbe avverarsi: vincere una medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Sochi nel 2014. E’ il sogno coltivato da Matthias Lanzinger, un tempo astro nascente dello sci alpinistico austriaco. Campione del mondo tra gli juniores, aveva vinto la Coppa Europa e centrato un podio in Coppa del Mondo di Super-G nel 2005.

Ma nell’ormai lontana domenica 2 marzo del 2008, era in gara in una discesa in Coppa del Mondo di Super-G a Kvitfjell, in Norvegia, quando si schiantò contro un paletto, cadendo rovinosamente e rompendosi gravemente una gamba.

Non c’era più alcuna sensibilità nella gamba sinistra dello sciatore austriaco dopo aver ripreso conoscenza in ospedale in seguito all’incidente di sci. Non appena riaprì gli occhi, la prima domanda che fece alla moglie, seduta al suo capezzale, fu se avrebbe dovuto trascorrere o meno la sua vita su una sedia a rotelle. La risposta fu raggelante: i medici avevano dovuto amputargli l’arto sotto il ginocchio sinistro, altrimenti avrebbe potuto morire, a causa dei danni riportati.

matthias lanzinger incidenteLanzinger non ha assolutamente alcun ricordo di quel tremendo giorno di cinque anni fa, quando la sua vita cambiò per sempre. Il suo terribile incidente aveva brutalmente interrotto la parabola ascendente della sua carriera, ma non aveva certo reso domo il suo spirito da guerriero.

Se è vero che non può mutare il suo attuale stato di disabile e poiché a Matthias piace vivere la vita in modo positivo, oggi non vede l’ora di partecipare alle Olimpiadi invernali del 2014, manifestazione nella quale la sua carriera sciistica continuerà, sia pure non al fianco di altri atleti normodotati: parteciperà, infatti, alle Paralimpiadi in programma nella città russa.

Nonostante la vittoria di un oro, un argento ed un bronzo ai Campionati del Mondo di questa stagione, Lanzinger ha un semplice obiettivo: una medaglia olimpica. Non nasconde che, ovviamente, quella d’oro sarebbe bello conquistarla. Ma più importante ancora è già il poter gareggiare a Sochi.

matthias 2Dopo l’amputazione, Lanzinger aveva scelto di non tornare sulle piste e lavorare come responsabile marketing per un noto marchio produttore di sci, poiché capiva che la sua vita doveva comunque andare avanti, ma gradualmente il richiamo delle piste è tornato a farsi sentire. Ha iniziato a pensare a come si sarebbe sentito a 40 anni se non avesse provato di nuovo a rendersi competitivo e così ha voluto rispondere a questa domanda.

Durante la sua prima corsa competitiva, ha ammesso di sentirsi particolarmente nervoso, insicuro di come si sarebbe adattato a sciare su una protesi della gamba e della diversa tecnica necessaria per affrontare i paletti del percorso.Da allora, è tornato il piacere di correre, senza pressione, solo per divertimento.

La sua preparazione per gareggiare in Russia è attualmente in pieno svolgimento e, per ora, è in buone condizioni, anche se ha avuto un po’ di problemi in passato: una grave infiammazione lo ha costretto a sottoporsi ad un ulteriore intervento chirurgico ma è ora concentrato nell’ottenere il giusto equilibrio sul moncone dell’arto sinistro sottoposto a forti pressioni durante la sciata.

Nel caso in cui Lanzinger, nominato atleta austriaco dei disabili nel 2012, vincesse l’oro a Sochi potrà che aiutare la causa di quanti si trovano nella sua stesa condizione. Un oro al collo sarebbe sicuramente il risultato perfetto per giungere in fondo ad lungo e tortuoso percorso interiore.

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