LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Tanta grinta, una buona dose di sfortuna, ma anche tanta imprecisione sotto porta hanno negato al Lecce di ottenere voti più alti nelle pagelle ed il primo successo in questo campionato che davvero inizia ad apparire quasi stregato. Il Barletta, ben poca cosa come squadra, porta via un punto per vera grazia ricevuta e benedice le polveri bagnate (forse per la pioggia?) di capitan Miccoli (al rientro) e l’incrocio dei pali colto da Doumbia se riesce a lasciare inviolata la propria porta. I giallorossi, almeno, cancellano quel fastidioso 0 dalla casella dei punti in classifica e guardano all’immediato futuro con un po’ più ottimismo, sottolineato anche dagli applausi dei tifosi presenti al “Via del Mare” nonostante la giornata autunnale ed umida.
1. Perucchini: Pomeriggio di assoluta noia per lui e non è cosa di poco conto visto il recente passato. Si limita davvero all’ordinaria amministrazione. s.v.
2. Sales: Fornisce una prestazione abbastanza pulita e convincente. Spinge sulla sua fascia con continuità, anche se difetta di precisione nei cross da mettere in mezzo all’area avversaria. Esce per un acciacco e Lerda cambia modulo. Voto: 6 (dal 17′ s.t.) Nunzella: Gioca oltre mezz’ora schierato a centrocampo nel tentativo di sfruttarne la corsa e la speranza che imbastisca i cross dal fondo o dalla trequarti, ma lascia più di qualche perplessità per l’approccio mentale al match. Voto: 5
3. Lopez: Prova in chiaroscuro per l’uruguaiano che si era meritata un’altra maglia da titolare. Il terreno appesantito e scivoloso appannano la sua lucidità nell’ultima fase dell’incontro, ma nel complesso fa il suo dovere. Voto: 6
4. Amodio: Con salvi forma una bella coppia rocciosa e arcigna per qualunque avversario. Copre, interdice e prova pure ad andare alla conclusione da fuori area, ma la condizione fisica è ancora deficitaria e lascia il campo nel forcing finale palesemente stanco. Voto: 6 (dal 36′ s.t.) Sacilotto: Non riesce a dare un contributo apprezzabile nei minuti in cui viene impiegato. Doveva esser chiamato in causa almeno un quarto d’ora prima per riuscire ad incidere sulle sorti di un derby stregato. s.v.
5. Diniz: Oggi per il brasiliano non c’erano troppe gatte da pelare in difesa, vista la pochezza degli avanti barlettani e Lerda nel convulso finale lo ha schierato da esterno destro nella difesa a 3 con compiti di stantuffo per smistare palloni giocabili in area biancorossa. Meglio in fase difensiva ad ogni modo. Voto: 6
6. Martinez: “El Tuma” ha martellato, eccome, stavolta. Sempre attento ed insuperabile, ha guidato la retroguardia giallorossa con dinamismo e carattere. Voto: 6,5
7. Ferreira Pinto: Nota dolente della giornata. Il brasiliano era stanco già dopo una ventina di minuti, limitandosi ad appoggiare la palla sempre all’indietro e facendo indispettire Lerda che lo ha richiamato più volte, lo ha scambiato di fascia con Bellazzini nel finale di primo tempo, ma ad inizio ripresa lo ha lasciato negli spogliatoi a meditare su una gara non certo da ricordare. Voto: 4.5 (dal 1′ s.t.) Doumbia: Corre come una lepre, cerca di creare superiorità numerica in attacco e scaglia una fiondata che si infrange contro l’incrocio dei pali ma che avrebbe meritato ben altra sorte. Buon innesto in corsa tra le fila salentine e pedina interessante se in giornata. Voto: 6
8. Salvi: E’ lui il motore del centrocampo leccese. Corre per due, per tre e non lesina un grammo di energia nel proporsi sia in avanti che nelle fasi di ripiego. Rincorre tutti gli avversari che si imbattono nella sua zona di competenza e non lascia loro un pallone che sia uno. Un gladiatore. Voto: 6,5
9. Beretta: Il ragazzo ha buoni numeri ed abbastanza temperamento. Pecca solo in autoconvinzione a volte ed è un limite su cui dovrà lavorare per maturare e diventare un attaccante micidiale. Voto: 6
10. Miccoli: Il capitano oggi purtroppo non ne ha imbroccata una. Ha lottato come un leone davanti agli Ultrà di una Curva Nord finalmente aperta e calorosa, da solo avrebbe voluto mangiarsi in un unico boccone il Barletta, ma ha difettato, strano a dirsi per lui, di mira sotto porta. Fallisce un paio di gol praticamente già fatti (uno di piede e l’altro di testa) e si è imbattuto in un arbitro che non gli ha fischiato praticamente mai un fallo a favore. Forse ci poteva stare pure un rigore ai suoi danni, ma i direttore di gara ha preferito sorvolare. Voto: 5
11. Bellazzini: Prova scialba e senza acuti per il talentuoso esterno giallorosso. Poche idee e piede freddo ne hanno reso l’apporto tutt’altro che memorabile. Voto: 5
All. Lerda: Se il Lecce non ha sfatato il tabù dei 3 punti neppure alla sesta chiamata in causa del torneo lo si deve esclusivamente a fattori che poco hanno a che fare con impegno, preparazione e approccio alla gara da affrontare. Sta cercando la giusta quadratura dl cerchio che presto, se le cose procederanno sui binari intravisti oggi, arriverà. Voto: 6