Alle ore 20:45 di sabato 17 agosto sarà Mauro Bergonzi della sezione di Genova a dare il via alle ostilità, al “Tardini“, tra i padroni di casa e il “rampante” Lecce di Francesco Moriero, reduce dall’impresa contro la Ternana. Gara valida per il terzo turno di Tim Cup.
Ci sono due categorie di differenza tra le squadre insieme a tanta e tanta storia.
Profumo di serie A per i giallorossi, ai quali la massima serie è stata scippata da un verdetto troppo severo in un processo troppo veloce.
Non sarà solo la sfida tra Miccoli e Cassano, i due geni tatuati che fanno della magia e del tocco di palla le loro peculiarità, ma sarà anche la sfida tra Donadoni e Moriero, con il primo che non può sbagliare e il secondo che può giocarsela senza timore.
Come infatti ha detto l’allenatore dei crociati, in conferenza: « Il Lecce è una squadra che non ha nulla da perdere, ma tutto da guadagnare. Tra le sue fila, oltre a Miccoli, ci sono altri giocatori di qualità».
Non è pretattica o mettere le mani avanti ma è un monito per i suoi, il Lecce d’altronde ha già eliminato una squadra di categoria superiore e uscire dalla Tim Cup, per i salentini non sarebbe un danno.
Moriero invece la vede così: « Quello contro il Parma è un ulteriore test per entrare nel vivo della stagione, consapevoli di incontrare una squadra superiore di due categorie. Faremo la nostra partita dignitosa».
Nelle fila dei ducali ci sono gli ex Mesbah, che dovrebbe partire dal primo minuto, Munari che invece dovrebbe accomodarsi in panchina, oltre a Pavarini, Rispoli e Valdes.
Proviamo ad ipotizzare le formazioni in campo: Donadoni dovrebbe schierare un 3-5-2 con Mirante tra i pali, Benalouane, Paletta e capitan Lucarelli in difesa; con Biabiany, Parolo, Marchionni, Mesbah, Gobbi a centrocampo e Cassano e Amauri in avanti.
Le scelte di Moriero sono quasi obbligate dalle tante defezioni subite; dovrebbe decidere per un 4-4-2 con Perucchini saracinesca, Vinetot e Ferrero centrali, Rullo a destra e Nunzella a sinistra, a centrocampo Falcone a sinistra, Bellazzini a destra con Bogliacino a creare e Salvi a distruggere, in avanti Miccoli e Zigoni.