LECCE – La storia di Massimiliano Benassi, Max per gli amici, a Lecce è ormai ai titoli di coda. Dopo l’assoluzione al processo di primo grado nel calcio scommesse, può tornare in porta a fare ciò che sa fare con maestria.
La porta da difendere però non sarà più quella giallorossa, ma come annuncia già wikipedia da martedì 13 agosto, Max è della Reggina, ad ore l’ufficialità.
Un grande uomo fuori dal campo, sempre pronto e partecipe in tutti gli eventi per beneficenza, sempre propositivo a dispensare un sorriso e una pacca sulla spalla. Grande portiere tra i pali; dopo una vita da gregario, esordisce con la maglia del Lecce in serie A nella partita contro la Lazio, il 22 maggio 2011. Quella gara che per lui doveva essere il coronamento di un sogno, invece è diventata un incubo dal quale, solo da qualche giorno, sembra uscito. A Lecce ha conosciuto la gloria dovuta a grandi prestazioni, ha conosciuto l’amore di un pubblico che lo ha sempre osannato. Poi ha provato, sulla sua pelle, il declino di una stagione anatematizzata in cui il calcio a Lecce ha toccato il fondo. Infine è arrivata la contestazione, parte dei tifosi che ne chiedono la cessione, insieme agli altri senatori, e lui a testa bassa accetta, perché, blocco psicologico a parte, dovuto al processo, sa di aver dato tutto.
Si è allenato da separato in casa in quel “Via del Mare” che per lui sarà sempre il primo battito di cuore in serie A.
Il calcio è questo… è un continuo divenire di vita senza memoria alcuna.
A Lecce arriverà Fabrizio Melara, il forte centrocampista, ogni volta che sfiorerà il pallone, farà ricordare allo stadio intero di quel portiere con la mascherina nera che volava da palo a palo. Buona vita Max.