LECCE – Ore frenetiche e giornate infuocate nel Salento, ma non a causa della stagione estiva, bensì grazie alle tanti voci sulla possibilità che la proprietà dell’U.S. Lecce passi di mano registrate da settimane e che ora sembrano concretizzarsi e prendere corpo.
Le “cordate” di imprenditori leccesi e salentini (ma non ci sono ad ogni modo solo quelli locali…) che sarebbero interessate a rilevare il pacchetto azionario del club dalla famiglia Tesoro iniziano a muovere i primi passi, tanto che nella prossima settimana è previsto un incontro tra l’attuale numero uno della società, Savino Tesoro e l’imprenditore leccese Corrado Iurlano, figlio dell’indimenticato presidentissimo Franco, che resse le redini del sodalizio giallorosso tra il 1976 ed il 1994.
Le due parti hanno fissato un incontro in cui capire quali siano le reali chances di rilevare l’Unione Sportiva e far segnare l’ennesimo passaggio di proprietà dopo una sola, tribolata stagione con alla guida la famiglia Tesoro.
La volontà di fare un’offerta è stata confermata dallo stesso Corrado Iurlano che è così venuto allo scoperto, dopo che nei mesi precedenti la conclusione del campionato scorso si erano iniziati a registrare i primi rumors relativi alla volontà di riportare il Lecce nelle mani di un leccese o un gruppo di leccesi.
Che si tratti di una nuova cordata di “pazzi” come ebbe a definirli Franco Iurlano all’epoca del suo arrivo al timone del club salentino? Bisognerà sondare il terreno e capire, soprattutto, se il gruppo Tesoro voglia realmente chiudere dopo 12 mesi la sua esperienza col Lecce. Il presidente Savino Tesoro ed il Direttore Tecnico Antonio Tesoro non più tardi di due settimane fa ribadirono che mai avrebbero ostacolato un’ipotetico acquirente, ma fino ad allora nessuno si era fatto concretamente vivo negli uffici di Via Templari.
Ad ogni modo, in città ed in determinati ambienti ben informati, le voci di una seconda cordata non locale, né nazionale, interessata all’acquisto del Lecce si rincorrono da qualche settimana. In questo scenario alternativo come ipotesi (ma si tratta di molto più che un’ipotesi) gli investitori disposti a subentrare alla famiglia Tesoro avrebbero già valutato la situazione dell’U.S. Lecce ed avrebbero bell’e pronta un’offerta da avanzare all’attuale dirigenza.
Come dicevamo, si prospetta un’estate infuocata per il club giallorosso e per i suoi tifosi. Tra vecchie e nuove incertezze, vedi i deferimenti di Ferrario, Benassi e Rosati nella vicenda del calcio-scommesse, la nuova stagione iniziata con l’arrivo di mister Francesco Moriero sulla panchina leccese e l’addio a figure storiche quali il dottore Peppino Palaia, potrebbe assumere contorni imprevisti e imprevedibili fino a poche settimane addietro. Anche in questo baillame stanno le difficoltà a far decollare le trattative di calcio-mercato in casa leccese.
Intanto, arriva la nota ufficiale da parte del presidente Savino Tesoro, riportata dal sito uslecce.it, in cui il numero uno del club giallorosso dichiara: “In merito alle notizie riportate dagli organi di stampa e alle dichiarazioni rese dal Sig. Corrado Iurlano, in merito ad un suo interessamento rispetto le sorti dell’U.S. Lecce, prendo atto di questa sua volontà. Già in passato abbiamo ribadito più volte che la mia famiglia non ha preclusioni verso nessuno e, pertanto, siamo disponibili ad incontrare e confrontarci con chi ha a cuore le sorti della società, anche se tengo a precisare che nessuno di noi ha messo in vendita l’U.S. Lecce. L’essere disponibili ad incontrare persone interessate e che possano offrire delle reali garanzie, però, non significa che accetteremo situazioni che possano destabilizzare la normale attività, come avvenuto fino a questo momento. Fino ad ora non ho incontrato il Sig. Iurlano, con il quale ho avuto semplicemente un breve contatto telefonico. Se ci dovessero essere degli imprenditori seri che possono garantire all’U.S. Lecce un futuro veramente migliore, noi non saremo d’ostacolo. Prendo atto di questo risveglio d’interesse nei confronti dei colori giallorossi, anche se devo far notare come in questo nostro primo anno alla guida della società, tranne rarissime eccezioni, e non mi riferisco ai tifosi, nessuno è sembrato essere interessato alle sorti del sodalizio che rappresento. La mia famiglia ha rilevato la società in un periodo veramente particolare della sua storia, cercando di ridare a questi colori la dignità e l’onore che erano stati offuscati“.