palaia-e-melusoLECCE – Tornato a sedere nella sala stampa “Sergio Vantaggiato” insieme al Ds Mauro Meluso, il dottor Peppino Palaia non ha nascosto tutta la sua contentezza e la sua emozione per essere rientrato nella grande famiglia dell’U.S. Lecce. Per uno come lui, che nella società giallorossa entrò nell’ormai lontano luglio del 1977 per restarvi per 37 anni, i più belli e gloriosi vissuti dal club salentino, tornare oggi a dirigere l’Area Medica è una grossa soddisfazione che porta una ventata di entusiasmo ed un traguardo importante da voler raggiungere, i cinquant’anni in panchina: “Sono emozionato per il clamore mediatico nei miei confronti che mi è sembrato come uno tsunami che mi ha colpito; non vi nascondo di essermi anche commosso. Quando qualche anno fa lasciai il Lecce lo feci di mia iniziativa, non ci fu alcuna frizione: non ci eravamo capiti sul mio ruolo. Ora ho accolto con piacere la richiesta di Meluso che mi è simpatico perché mi ricorda un grandissimo direttore sportivo: Mimmo Cataldo, entrambi di origini calabresi. Ci siamo trovati in sintonia, ho accettato l’invito come Giuseppe Palaia ma, soprattutto, come Palaia Human Care, gruppo diretto dai miei figli Antonio ed Enzo che mi aiuteranno nella fisioterapia; il riferimento sarà Antonio che gestirà dall’esterno l’aspetto fisioterapico, mentre dall’interno ci saranno due ragazzi, Fiorita e Soda, con i cui genitori ho lavorato in passato. Perciò mi guardo allo specchio e dico: ‘Ma quanti anni ho?’ Il mio entusiasmo è immutato e vivo questa chiamata come un obbligo morale per continuare l’opera di tre colleghi che purtroppo non ci sono più: Carlo Pranzo, Antonio Montinaro e Gigi Cappello. Io in panchina? Ci andrò alla prima, ma poi ci alterneremo col dott. Congedo, com’è giusto che sia. L’obiettivo è tagliare il traguardo dei 50 anni in panchina, considerando pure i 3 passati nel mondo del basket (è stato nell’Enel Brindisi, ndr) ma che non fa per me, io sono un calciofilo, magari per festeggiarli con il Lecce in Serie A“.

mauro-melusoAd introdurre il “figliuol prodigo” è stato il diesse Meluso che ha dichiarato: “Sono qui per presentare il ritorno di un grande professionista. Lo abbiamo accolto con grandissimo entusiasmo perché è un professionista di primissimo livello che ci darà una grande mano. L’anno scorso era già stato vicino a tornare poi, per una serie di motivi, questo matrimonio si è concluso con po’ di ritardo. Lo staff sanitario del Lecce resterà invariato con il dottor Marti, il dottor Congedo ed il dottor Tondo. La struttura del dottor Palaia lavorerà in sintonia con i nostri fisioterapisti Fiorita e Soda“.

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