LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Sudata e meritata vittoria per il Lecce che ritorna al successo nello scontro diretto in chiave salvezza contro il Verona interrompendo la scia di quattro sconfitte di fila in campionato, a cui si aggiunge anche quella in Coppa Italia. Eroe di serata Patrick Dorgu che fa ammattire gli avversari in qualsiasi ruolo venga spostato e sigla la rete che ridà i 3 punti ai giallorossi, dopo essersi visto annullare altri due gol. Partita ben controllata dai ragazzi di mister Luca Gotti che nel secondo possono giocare addirittura con il vantaggio di due uomini ma che, paradossalmente, soffrono più del lecito per avere ragione degli scaligeri. Oltre all’autore della rete del successo, degna di nota anche la partita giocata da Antonino Gallo.

FALCONE voto: 6
Risa o quasi per tutto il primo tempo in cui non è mai seriamente chiamato in causa dalla formazione ospite. Si limita all’ordinaria amministrazione e resta vigile a controllare i palloni sventagliati nella sua zona di competenza. Nella ripresa rischia dapprima su insidiosa punizione di Suslov dal limite, poi il 31 del Verona lo chiama ad un intervento decisivo su botta da fuori area che respinge d’istinto a guantoni aperti. Chiude con il terzo clean sheet stagionale: una bella iniezione di fiducia per il futuro dopo le valanghe di gol incassate di recente.

GUILBERT voto: 6,5
Torna disponibile dopo aver saltato la trasferta di Napoli e si rivede titolare dopo la disastrosa prova con la Fiorentina. I suoi primi 45′ sono incoraggianti, in cui controlla le folate gialloblù e si affaccia anche nella metà campo avversaria con frequenza mettendo diversi palloni buoni negli ultimi 18 metri e recuperando cop puntualità sui contropiede del Verona. Risibile l’ammonizione che Mariani gli commina per essere rientrato in campo senza la sua autorizzazione, ma che il francese aveva ricevuto dal Quarto Uomo Crezzini. Non è al meglio della condizione e viene tolto dalla mischia poco dopo l’ora di gioco.

→ (dal 62′) PIEROTTI voto: 6
Prova a tenere alta la squadra giallorossa sempre pronto a scattare sulla linea del fuorigioco. Aiuta in copertura e dà il suo contributo nel portare a casa i 3 punti di platino.

GASPAR voto: 6,5
Imprendibile sulle palle alte. Sforna assist e conclusioni che fanno tremare a più riprese il Verona. Ghiottissima occasione da gol al 15′ quando incorna una punizione pennellata da Rafia ma il pallone incoccia contro il palo a Perilli battuto senza che nessun compagno riesca a ribadirlo in rete. Controlla a dovere gli avanti veneti e carica i compagni a non mollare la presa fino al 95′.

BASCHIROTTO voto: 6
Senza infamia e senza lode il primo tempo che gioca in cui deve pensare a controllare le velleità della squadra ospite in avanti con Tengstedt e Suslov che dimostrano di avere le polveri bagnate. Stesso discorso con i subentrati, poi deve solo amministrare il doppio uomo di vantaggio ed il gol che regala l’importante successo ai padroni di casa.

GALLO voto: 7
Al rientro dal turno di squalifica, si riprende la titolarità della fascia sinistra e lo fa con la consueta personalità. Tante le sgroppate sulla fascia mancina a creare superiorità in coppia con Banda. Buoni anche i cross che mette in area veronese. Tra i migliori in campo in assoluto per la sua squadra. Carica il pubblico e redarguisce i compagni da capitano in pectore di questo gruppo ancora timoroso anche in serate propizie come questa.

COULIBALY voto: 6
Alla pari di Ramadani garantisce copertura alla propria linea di difesa e va in pressing sui portatori di palla del Verona.

→ (dall’81’) OUDIN voto: S.V.
In campo per cercare il colpo del 2-0 non ha modo di incidere come vorrebbe il suo allenatore ed il pubblico.

RAMADANI voto: 6
Il suo primo tempo è ordinato e senza acuti. Si piazza davanti alla difesa e bada a spazzare via ogni pallone che gravita dalle sue parti. Un po’ troppo lezioso palla al piede quando potrebbe velocizzare il giro palla leccese.

RAFIA voto: 6
Va a corrente alternata nella seconda gara di fila che gioca da titolare. Meglio quando si tratta di verticalizzare, mentre in marcatura concede qualche metro di troppo ai diretti avversari nel corso della prima frazione di gioco. Perfetta la punizione che disegna sulla fronte di Gaspar nell’azione del palo colpito dall’angolano al 14′. Resta sul rettangolo verde fino all’ora di gioco quindi viene avvicendato per ridisegnare lo scacchiere tattico leccese.

→ (dal 62′) PIERRET voto: 5,5
Appena entrato in campo, sugli sviluppi di un angolo ha sul destro una buona occasione per calciare in porta ma non inquadra lo specchio. Pecca di superficialità palla al piede e vanifica un clamoroso contropiede 5 contro 2 che poteva chiudere in anticipo la contesa.

DORGU voto: 7,5
Il primo tempo che gioca è di spessore. Corre a perdifiato schierato esterno di attacco a destra. Al 21′ fa esplodere di gioia effimera il Via del Mare con un colpo di testa che gonfia la rete ma che l’arbitro Mariani annulla per un precedente fallo su Tchatchoua che lo marcava in area. Diventa imprendibile sulle ripartenze giallorosse e dapprima si vede annullare un eurogol al 35′ per fuorigioco, poi provoca l’espulsione di Tchatchoua per fallo da ultimo uomo dopo una cavalcata solitaria di 40 metri mentre si apprestava ad entrare in area veronese. È però la sua serata e ciò si concretizza al 50′ con la rete del meritato vantaggio assegnata dal VAR dopo un lungo consulto che fa trepidare i cuori dei 23.698 spettatori presenti sulle tribune. Con la girandola di sostituzioni finisce con l’essere arretrato a terzino destro, con l’attacco del Lecce che perde il suo uomo più pericoloso. Non demorde e spinge nel finale per tenere il pallone lontano dalla sua area.

KRSTOVIC voto: 6
In avvio si vede poco. Poi s’inventa al 20′ una punizione da distanza siderale con cui tenta di sorprendere Perilli fuori dai pali con una battuta improvvisa che il portiere scaligero sventa in extremis. Sua una punizione bomba dal limite che però si spegne alta oltre la traversa dopo il rosso sventolato a Tchatchoua. Allo scadere del primo tempo eccede in egoismo calciando verso la porta avversaria con Gallo liberissimo alla sua sinistra che gli urla d tutto per il mancato assist. Non trova il gol neppure stavolta e nel finale lascia il posto al più fresco Rebic.

→ (dall’81’) REBIC voto: 6
Un paio di giocate degne di note a innescare i compagni di attacco che però vanficano ogni sforzo con troppa leggerezza.

BANDA voto: 6,5
In grande evidenza nei primi 30′ quando i difensori di Zanetti usano le cattive per disinnescare la sua velocità. Ogni pallone che porta in avanti crea sbandamenti nella retroguardia gialloblù che così commette una serie di falli sanzionati troppo tardi da Mariani, che ammonisce solo Lazovic al 26′ graziando almeno altri tre suoi compagni. Generoso nei recuperi fin nella propria area di rigore. Suo il cross nell’azione del gol di Dorgu che trova il danese ben appostato sul secondo palo. Qualche buono spunto fino al momento della sostituzione anche perché aveva speso tanto.

→ (dal 72′) TETE MORENTE voto: 5
Inserito per fare l’esterno attacco sinistro, spreca una buonissima occasione per segnare la rete che avrebbe definitivamente steso il Verona su assist di Rebic e sbaglia anche stavolta troppi appoggi pur godendo di relativa libertà per le larghe maglie della retroguardia veronese.

All. GOTTI  voto: 6,5
Il solo difetto di questo Lecce è stato il non aver saputo segnare il secondo gol che avrebbe permesso alla squadra di risparmiare qualche energia in vista della prossima trasferta a Bologna. Pur con due uomini di vantaggio, i giallorossi hanno mostrato di avere nelle gambe e nella testa ancora le scorie delle quattro sconfitte di fila. Vince la sfida con Zanetti e può godersi qualche ora di relax grazie ai 3 punti fondamentali incamerati stasera. Ad ogni modo, un paio di cambi effettuati hanno tolto anziché dare alla formazione salentina.

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