MANTOVA – A differenza di Luca Gotti, tecnico del Lecce che non ha rilasciato alcuna dichiarazione alla vigilia della sfida di domani, Davide Possanzini, allenatore del Mantova, ha parlato nel pre-gara dedicato alla partita fra virgiliani e salentini valevole i trentaduesimi di finale di Coppa Italia. Il mister dei biancorossi vuole vedere i suoi fare la partita e non perdere la propria identità, provando a vincere attraverso il bel gioco.

Queste le parole di Possanzini ad un giorno da Lecce-Mantova: “Spero che l’atteggiamento non cambi, c’è di mezzo il passaggio del turno ma la volontà è quella di andare a Lecce e cercare di fare la partita, senza perdere la nostra identità. Vogliamo offrire una bella prestazione, al risultato noi siamo quasi sempre arrivati attraverso il bel gioco. Rispetto ai test con le altre squadre di A, Napoli e Genoa in precampionato, è stato un po’ più difficile preparare mentalmente questa partita dato che c’è il passaggio del turno, a cui teniamo. Il Lecce è in teoria molto più forte di noi, ma siamo consapevoli di ciò che dobbiamo fare. Passare il turno sarebbe bello, ci darebbe spinta e morale sapendo di aver conquistato questa opportunità sul campo. Non siamo favoriti, ma proveremo a goderci questa giornata, sperando che in futuro ce ne possano essere altre. Il caldo è torrido e nella settimana conclusa abbiamo cercato di spostare gli allenamenti in base alle esigenze fisiche dei giocatori e del loro recupero, farà caldo anche a Lecce ed è un altro problema, ma ci siamo preparati bene. I ragazzi sono entusiasti e centrati sulla stagione che faremo, in allenamento cercano di conquistarsi il posto in maniera onesta e sono felice di vederli così, mi piace dover risolvere un problema così e spero di portarmelo avanti a lungo“.

Il tecnico della compagine lombarda ha poi parlato dei possibili cambi rispetto alla partita con la Torres in relazione alla gara che sarà domani: “Spero che la squadra voglia fare la partita proponendo gioco con un po’ più di tranquillità, per non dire convinzione. È un test per confrontarci col calcio che conta, la paura di sbagliare non deve frenarci. Sto battendo tanto sul tasto del non sentirci inadeguati, nel calcio bisogna muoversi su quella linea sottile che c’è tra consapevolezza e presunzione, senza risultare presuntuosi, appunto. Per crescere abbiamo l’obbligo di passare per partite così. La scorsa notte ho pensato tanto a chi far giocare dall’inizio, la verità è che meriterebbero di giocare tutti per l’impegno che ci mettono. I nuovi si stanno mettendo a disposizione in modo incredibile e stanno apprendendo tanto rapidamente. La formazione non l’ho ancora decisa e non escludo novità, seppur io reputi tutti potenzialmente titolari. Dipende da tante cose, soprattutto da chi ritengo possieda le caratteristiche necessarie da opporre agli avversari, li vedo bene e chi sceglierò farà la sua parte. Turba un po’ il lavoro dell’allenatore sapere che chi non entra nell’undici titolare è arrabbiato, ma non è una bocciatura, è che l’allenatore deve fare le sue scelte in buona fede. Ciò non toglie che anche noi tecnici talvolta possiamo sbagliare. Dovrei scegliere chi non molla, ma tra i miei non molla nessuno, nel frattempo guardiamo all’avvio del campionato, si studia, ci s’informa, pensiamo sì alla Reggiana, ma siamo totalmente concentrati sul Lecce“.

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