VERONA (di Pierpaolo Sergio) – Occasione sprecata per il Lecce che per due volte si porta in vantaggio nello scontro diretto per la salvezza in casa dell’Hellas Verona e per due volte si fa raggiungere beffardamente sul pareggio. In evidenza le prove di Oudin e Gonzalez, autori delle reti giallorosse, al pari di Falcone che nega agli scaligeri dell’ex Baroni la clamorosa rimonta.

FALCONE voto: 6,5
È chiamato in causa la prima volta al 5′ su un insidioso tiro da fuori area di Ngonge che gli rimbalza proprio davanti e gli crea qualche impaccio nella respinta. A salvarlo è Gendrey che spazza in angolo. A 4′ dallo scadere del primo tempo incassa la rete del pari del Verona su puntata di Ngonge che lo sorprende, facendosi passare la palla sotto la coscia ed il piede sul primo palo. Al 45′ Djuric non dà sufficiente forza ad un colpo di testa che blocca senza problemi. Nella ripresa il primo intervento che è chiamato a compire è al 55′ su punizione dai 25 metri di Ngonge che alza in corner. Poi al 62′ si supera su deviazione in angolo su botta di Duda dalla distanza. Al 77′ Djuric lo supera per il 2-2 su inzuccata deviata da Blin. È determinate all’82’ su doppio intervento a salvare la terza rete a Folorunsho prima e Duda poi con due grandi respinte che salvano il Lecce.

GENDREY voto: 6
Senza infamia e senza lode la prima frazione di gioco che disputa. Qualche discesa nella metà campo dei veneti a dare man forte alle iniziative di Banda prima e Sansone dopo, ma è tenuto soprattutto in allerta in fase difensiva. Il copione non cambia nella ripresa in cui appare almeno più attento e concreto.

BASCHIROTTO voto: 6
L’aria di casa che respira al “Bentegodi” lo porta a giocare con iniziale tranquillità e pulizia. Per tutto il primo tempo marca bene i diretti avversari, facendo a sportellate con Djuric che ha una stazza fisica importante quanto la sua. L’attaccante ha la meglio solo in un’occasione, quella del pareggio finale in cui è bravo a prendergli il tempo ed infilarsi tra lui ed i compagni, spizzando in maniera imparabile per Falcone, complice il tocco di spalla di Blin.

PONGRACIC voto: 6,5
Tiene bene in marcatura per tutti i primi 45′ dando l’impressione di giocare in surclasse nel controllare gli avanti gialloblù. Prova ad impostare con lunghi lanci verso Krstovic ma non sempre precisi nel trovare il compagno in attacco. Non perde la calma nel forcing finale della formazione scaligera, pulendo l’area leccese da tutto ciò che passadalle sue parti.

DORGU voto: 5
Subito impegnato nei duelli con Ngonge, procura un’ammonizione dopo 2′ per Duda, ma al 4′ si vede sventolare il cartellino giallo pure lui per un fallo sul numero 26 di Baroni. Si macchia però al 41′ del grave errore in appoggio che porta al pareggio scaligero proprio di Ngonge a cui serve un involontario assist non riuscendo a recuperare per impedirgli la battuta a rete. All’intervallo resta negli spogliatoi poiché psicologicamente

→ (dal 46′) GALLO voto: 5,5
Subentra in avvio di secondo tempo al compagno gravato dall’ammonizione e frastornato per l’errore che aveva provocato il pareggio del Verona. Le folate di Tchatchoua lungo quella fascia lo mettono subito in ambasce, anche perché Oudin non lo supporta a dovere in marcatura. Prova a farsi vedere nella metà campo veneta con alcune discese in cui manca la precisione nei cross e negli appoggi. Da quel versante nascono tuttavia i pericoli maggiori fino al triplice fischio.

GONZALEZ voto: 7
Primo gol stagionale per il ritrovato ex Canterano del Barcellona. In mediana deve stringere i denti e dare supporto a Blin ed alla difesa in fase di non possesso, visto che Oudin non è propriamente portato a contenere. Gioca un primo tempo sontuoso, fatto di recuperi e palloni strappati agli avversari, sempre pronto a ribaltare l’azione da difensiva in offensiva. Subisce una marea di falli, ma poi s’inventa la rete dell’1-2 su tiro dal limite deviato dal neo-entrato Lazovic che supera Montipò e riporta i giallorossi avanti a 20′ dal termine. Ci riprova al 74′ ma la botta di prima intenzione esce a lato.

BLIN voto: 6
Prende il posto dello squalificato Ramadani e gioca con la fascia da capitano al braccio. Buona la sua prima parte di gara, in cui si prende cura di Suslov, schermando la propria area di rigore. Prova a chiudere su Ngonge in occasione dell’1-1 ma l’attaccante avversario è più lesto a prendergli il tempo e calciare in porta da posizione angolatissima. Secondo tempo di lotta e sofferenza. Spazza via ogni pallone che un ultra-offensivo Verona mette in area leccese, ma è sua la sfortunata deviazione con uno spallino che fissa il risultato sul 2-2 quando non riesce ad anticipare di testa Djuric.

OUDIN voto: 7
È sua la prima conclusione davvero pericolosa del Lecce che impegna Montipò in una complicata respinta di piedi su botta dalla distanza. Alla seconda occasione sblocca la partita, segnando la sua seconda rete stagionale con un destro potente (che non è il suo piede preferito) e preciso che fa toccare il palo al pallone per poi insaccarsi. Nel secondo tempo va man mano sempre più in sofferenza quando i padroni di casa premono sull’acceleratore dopo il 2-2 fino al cambio nei minuti finali per rimpolpare la mediana.

→ (dall’87’) RAFIA voto: S.V.

BANDA voto: 5,5
Posizionato inizialmente sulla destra, costringe Baroni a cambiare versante a Terracciano per contenerlo. D’Aversa dopo 25′ lo cambia poi di versante, subito prima che anche lui finisca sul taccuino di La Penna tra gli ammoniti. Al 28′ sfiora il vantaggio con una bella conclusione a giro che lambisce il palo più lontano. Clamorosa la doppia occasione che non sfrutta dopo il vantaggio di Oudin quando, su un pallone regalato della retroguardia avversaria, calcia prima su Montipò in uscita, poi un successivo tentativo di testa gli viene rimpallato. Secondo tempo confusionario, con poche idee e tanta stanchezza nelle gambe. Da una sua partenza in off-side scaturisce la rete di Piccoli annullata dall’arbitro per fuorigioco. Esce nel recupero per far passare il tempo residuo e puntellare la difesa giallorossa.

→ (dal 65′) VENUTI voto: S.V.

KRSTOVIC voto: 5,5
Tanti corpo a corpo a contendersi il pallone sulla trequarti ed al limite dell’area di rigore, ma non trova mai il modo di calciare in porta. Subisce anche lui numerosi falli su cui La Penna spesso sorvola. Il Lecce reclama su uno di questi il possibile rigore, ma l’arbitro e il VAR lasciano proseguire. Resta in campo fino al 20′ del secondo tempo ma non lascia traccia di sé neppure questa volta ed il digiuno da gol si allunga, anche se di palloni giocabili gliene arrivanodavvero pochi.

→ (dal 65′) PICCOLI voto: 6
Subito va a contendere ogni palla alta che spiove dalle sue parti. All’89’ si vede annullare per fuorigioco di partenza di Banda la rete del 2-3, ma stavolta non ci sono proteste come due settimane fa contro il Milan.

SANSONE voto: 6,5
Schierato titolare, all’11’ si inventa una magia sullo stretto ma calcia da posizione defilatissima sull’esterno della rete. Al 27′ ci riprova con un bolide da fuori area che però non inquadra la porta. Sia agendo sulla destra che sulla sinistra, dimostra di non avere l’età anagrafica che ha con giocate da campione e numeri di alta classe. Per oltre mezz’ora è impeccabile, poi inizia leggermente a calare e alla fine viene avvicendato.

→ (dal 65′) STREFEZZA voto: 5,5
Senza sussulti lo spezzone di gara che lo vede quasi impalpabile, anziché dare la scossa e sfruttare la propria freschezza in avanti. Si fa anzi preferire per un paio di recuperi nella propria area di rigore ma lì in attacco non punge mai.

All. D’AVERSA voto: 6
Altra occasione sciupata in trasferta in cui il suo Lecce non riesce a portate a casa i 3 punti neppure stavolta. Il faccia a faccia con il traballante Baroni non vede né vincitori né vinti, ma i giallorossi subiscono l’ennesima rete su palla inattiva che grida vendetta. Cambi non propriamente vincenti in questa sfida, ma si può godere un Oudin stellare ed un Gonzalez recuperato. Da analizzare il perché di un match dai due volti.

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