ROMA (di Pierpaolo Sergio) – Vittoria sfumata al 95′ per il Lecce che all’Olimpico gioca una partita gagliarda ma conquista solo un punto che muove comunque la classifica. Resta una bella dose di delusione per un successo meritato che non si concretizza per uno di quei famosi episodi citati da Baroni che punisce i giallorossi e nega un risultato prestigioso che poteva significare una fetta di salvezza. Partita strepitosa di Remi Oudin che segna una doppietta e le sue prime reti in giallorosso.

FALCONE voto: 6,5
Nella sua Roma ci tiene a ben figurare contro i rivali, ma non può granché sulla stoccata di Immobile che sblocca la gara gelando i giallorosi. Si rifà però poco dopo su Milinkovic Savic a cui nega il raddoppio salvando di piede un perfido rasoterra in diagonale. Si ripete nella ripresa ancora con i piedi su Immobile, poi compie alcune respinte di pugno ed è aiutato dal palo nel finale su tiro a giro di Pedro dal limite, ma la beffa è solo rimandata e si concretizza quando il Lecce assaporava quasi il gusto dell’impresa con il rocambolesco gol di Milinkovic che sfiora un pallone in mischia e lo indirizza a fil di palo per il 2-2 definitivo.

GENDREY voto: 6
Primo tempo senza infamia e senza lode. Controlla alla meglio le discese dei padroni di casa lungo la fascia di sua competenza e si fa vedere anche nella metà campo avversaria a portare palloni in area laziale. Ripresa che lo vede protagonista di altre buone giocate, po esce per un problema fisico.

→ (dal 77′) ROMAGNOLI voto: 5,5
Sfortunato nella concitata azione che porta al gol del 2-2 laziale in cui non trova una respinta più forte con il pallone alzato sulla fronte di Milinkovic. Per il resto aveva dato una mano nelle mischie in area che i padroni di casa hanno tentato per trovare la rete.

BASCHIROTTO voto: 5,5
Al 34′ gli scappa Immobile proprio nell’occasione meno indicata, facilitando all’attaccante della Nazionale la conclusione a colpo sicuro in porta per il vantaggio dei capitolini. Un errore che poteva tagliare le gambe al gruppo, ma poco dopo arriva il gol di Oudin che ridà energie e morale al gruppo. La serata all’Olimpico è però in generale poco fortunata e disputa una delle rare prove meno convincenti della sua ottima prima stagione in A.

UMTITI voto: 7
Ci mette tutta la sue esperienza di campione del mondo e la sua grinta nel guidare la retroguardia del Lecce, che talvolta si distrae. Si dimostra più volte baluardo insuperabile per gli avanti biancocelesti che vedono infrangersi su di lui gli sporadici tentativi di entrare nel cuore dell’area salentina. Lotta e incita i compagni soprattutto dopo lo svantaggio, confermandosi capitano aggiunto della formazione di Baroni. Nel secondo tempo è fondamentale per non cadere sotto gli assalti biancocelesti e non va mai in affanno. Anche a lui la buona sorte volge le spalle al 95′ quando non riesce a deviare dil pallone che poi viene spizzato dal 17 laziale per il pari finale.

GALLO voto: 5
Preso più volte d’infilata da Lazzari quando sgugge a Banda, nel primo tempo soffre la velocità dell’esterno difensivo laziale. Poche, di conseguenza, le discese in avanti nei primi 45′. Incerto e impreciso anche nella ripresa, soffrendo ogni cross che spiove dalle sue parti e non riuscendo mai a spazzare la sfera quando l’ha tra i piedi.

BLIN voto: 6,5
Dapprima si guadagna un netto penalty costringendo Hysaj al fallo che Maresca punisce senza esitazioni. Poco dopo non riesce a intervenire su Luis Alberto nell’azione che sfocia nel gol di Immobile. Il fantasista della Lazio avanza indisturbato sulla trequarti e serve il compagno con eccessiva libertà. Comunque si fa apprezzare per l’opera di interdizione che svolge in mediana. Combatte come un leone fino alla fine e non disdegna i corpo a corpo a cui lo costringono gli uomini di Sarri.

HJULMAND voto: 6,5
In mezzo al campo si fa rispettare con interventi puliti e decisi. Ha il grande merito di avviare l’azione del pareggio giallorosso verticalizzando il gioco allo scadere del recupero del primo tempo e agevolando l’assist per Oudin che rimette le cose in equilibrio prima dell’intervallo. Secondo tempo meno appariscente ma di sostanza per il capitano.

OUDIN voto: 8
Premiato ancora con una maglia da titolare per dare qualità alla manovra dei salentini. Sua la prima conclusione del match ma la mira è alta. Molto meglio allo csdere dei primi 45′ quando trova finalmente il suo primo gol in Italia e col Lecce con un bellissimo fendente che trafigge Provedel e regala ai giallorossi un meritato pareggio con cui ripresentarsi in campo nella ripresa. E che sia una serata magica lo dimostra anche al 50′ quando segna la doppietta con il destro, non il suo piede preferito, con un tocco di prima intenzione a inchiodare Provedel. Un raddoppio che fa esplodere di gioia i compagni, la panchina, i tifosi leccesi presenti nel Settore Ospiti e tutti quelli che seguivano l’incontro davanti agli schermi. Rimane sul rettangolo verde finché Baroni lo richiama per dare alla squadra più copertura.

→ (dal 82′) HELGASON voto: S.V.
Gioca uno spezzone di gara senza particolari sussulti.

STREFEZZA voto: 5,5
Vietato fermarsi. Nonostante una condizione non al top, scende in campo dal 1′ a guidare l’attacco giallorosso. Così, al minuto 21, si presenta proprio lui sul dischetto per battere il calcio di rigore conquistato da Blin, ma conclude clamorosamente a lato, facendo sfumare la ghiotta possibilità di portare in vantaggio il Lecce. Si riscatta parzialmente offrendo a Oudin la palla dell’1-2. Prova a dare una mano nei minuti che resta in campo, poi viene richiamato in panchina.

→ (dal 77′) GONZALEZ voto: 5
Entra non con il giusto mordente per arginare le discese laziali che portavano palloni su palloni in area leccese. Stenta a prendere le misure ai diretti avversari e non dà freschezza nella fase più delicata dell’incontro.

COLOMBO voto: 5,5
Gioca stavolta subito nell’11 titolare ma stenta ancora a farsi notare lì davanti. Poco pressing e poca ntensità nelle sue giocate. Va a corrente alternata e non trova mai la botta nello specchio della porta della Lazio. Esce a metà della ripresa per fare posto al suo subalterno senza lasciare particolari tracce della sua serata romana.

→ (dal 68′) CEESAY voto: 5
Anche questo innesto non dà i frutti sperati. Spreca un paio di ripartenze e cerca la giocata ad effetto anziché tenere palla e fare salire la squadra.

BANDA voto: 6,5
Elemento sulla cui velocità Baroni punta per cardinare la difesa di Sarri. E l’avvio di gara è promettente, con continue incursioni a puntare Lazzari che viene ammonito dopo soli 8′ per una rude entrata proprio su di lui. Poco dopo riceve però un cartellino giallo pesante che, da diffidato, gli farà saltare la sfida-salvezza contro lo Spezia. In avvio di secondo tempo scalda i guantoni a Provedel con un bella conclusione respinta dall’estremo biancoceleste. Poco dopo esce di scena.

→ (dal 68′) DI FRANCESCO voto: 5,5
Poca sostanza nella mezz’ora che gioca in cui si vede davvero poco sia in avanti che in fase di non possesso. Spostato di versante non trovo modo di incidere o tenere palla per far respirare la difesa.

All. BARONI voto: 6,5
Imbriglia Sarri come fatto Tanta sostanza ma anche poco buona sorte per il Lecce che torna con un punto più che meritato, ma che mastica amaro per come è venuto il 2-2 finale. Resta la bella prestazione dei giallorossi che per tre quarti di gara mettono in imbarazzo la squadra di Sarri, ribaltando lo svantaggio inziale e metabolizzando l’errore di Strefezza dal dischetto. I cambi effettuati hanno però tolto qualcosa anziché dare freschezza, dinamismo e concretezza. Ora testa allo Spezia perché da lì passa la salvezza e la coronazione di un percorso accidentato ma caparbio.

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