LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Amarissimo pareggio per il Lecce che neppure contro il fanalino di coda Sampdoria ritrova il successo e chiude con la contestazione della Curva Nord verso squadra e il Dg Pantaleo Corvino. Primo tempo arrembante dei salentini, ma errori imperdonabili sotto misura portano all’intervallo i giallorossi avanti di un solo gol. Elemento determinante nella ripresa quando i blucerchiati cambiano modulo e mettono pressione ai padroni di casa incapaci di reagire e trovare il raddoppio. Arriva invece il pari ospite che per poco non diventa raddoppio se Baschirotto non avesse salvato sulla linea a Falcone battuto. Futuro a tinte fosche per la squadra di Baroni che prende un punticino nelle ultime 7 partite. Troppo poco per non soffrire il ritorno del Verona.

FALCONE voto: 5,5
Ex applauditissimo anche dai suoi vecchi tifosi, fa praticamente da spettatore per tutto il primo tempo. Non deve infatti badare che all’ordinaria amministrazione e bloccare i cross messi in area dai doriani. Secondo tempo sulla stessa falsariga, ma poi incassa l’immancabile rete avversaria che rovina il pomeriggio dei 22mila del “Via del Mare” e della sua squadra. Nel finale è incerto in un paio di uscite e si salva grazie all’intervento quasi sulla linea di Baschirotto.

GENDREY voto: 6
Stantuffa sulla fascia destra a portare pericoli per gli avversari lungo quel versante. Si fa trovare pronto anche nelle chiusure ma a volte pecca di precisione nei traversoni sprecando buone occasioni per graffiare. I duelli con Augello lo vedono spesso vincitore. Non basta però per cavare il ragno dal buco.

→ (dall’88) ROMAGNOLI voto: S.V.

BASCHIROTTO voto: 6,5
Primo tempo in controllo assoluto in cui si sgancia in avanti alla ricerca del tocco vincente sulle palle inattive. Nella ripresa limita i danni difensivi sbrogliando un paio di situazioni, in particolre salvando sulla linea la possibile palla della beffa più atroce. Insieme a Umtiti sotto la Curva accoglie senza battere ciglio la contestazione degli Ultrà.

UMTITI voto: 6,5
Guida con grande attenzione la difesa giallorossa bloccando sul nascere le sporadiche iniziative di Gabbiadini e Djuricic. Predica calma ai compagni che si lasciano prendere dalla foga quando si tratta di attaccare a capo chino. Tiene la retroguardia a galla nei secondi 45’ più caotici ma non può nulla sul pareggio ospite.

GALLO voto: 4,5
Prestazione di buona applicazione ma commette errori grossolani che fanno imbizzarrire Baroni e pure i tifosi, soprattutto allo scadere della prima frazione nell’azione in contropiede fulminante condotto in coppia con Ceesay in cui si divora il gol del 2-0  andando alla conclusione di sinistro anziché usare il destro. Un errore che segna irrimediabilmente la sua prestazione e quella del Lecce e da cui non si rialza per tutto il secondo tempo.

BLIN voto: 5,5
Aggressivo e in pressing altissimo continuo, ha sui piedi almeno due chiarissime occasioni per battere Ravaglia ma ogni volta spreca e si dispera. Corre a tutto campo e dà fondo alle energie fino al cambio.

(dall’80) GONZALEZ voto: 5,5
Entra bene nello spezzone di gara che gioca ed ha la più chiara palla per andare in rete, ma calcia debolmente tra i guantoni di Ravaglia prima che Di Francesco ribadisca in gol ma da posizione irregolare.

HJULMAND voto: 6,5
Giocando in maniera tanto spregiudicata, il Lecce ha bisogno del suo capitano sacrificato soprattutto  in copertura degli ultimi venti metri in fase di non possesso. Con la palla tra i piedi palesa qualche impaccio di troppo fallendo facili contropiede ma è insuperabile in mezzo al campo. Stesso discorso nella ripresa in cui cerca di mettere palloni in area blucerchiata ma senza risultati apprezzabili.

OUDIN voto: 6,5
Schierato in mediana a svariare liberamente dietro il tridente d’attacco è protagonista di un primo tempo di grande intensità in cui manca solo l’acuto del gol. Gli capita un’occasione d’oro per sbloccare in apertura il match ma con il connazionale Blin non trova la porta per questione di centimetri. Cala alla distanza e viene avvicendato. Da lì in poi cala il buio.

→ (dall’80) MALEH voto: 5,5
Poco da fare anche con lui in campo. Si ritrova talvolta a fare il terzino per sopperire alle lacune di Gallo su quella fascia.

STREFEZZA voto: 5,5
Tanta la voglia di spaccare il mondo che lo porta a commettere qualche errore di misura negli appoggi nei momenti cruciali. Suo comunque l’assist per Ceesay nell’azione del vantaggio del Lecce in cui serve una pallone col contagiri che il gambiano non può fallire. Secondo tempop in netto calo in cui sbaglia davvero tutto fino alla naturale sostituzione.

→ (dall’88) BANDA voto: S.V.
Nello scorcio di match che gli viene concesso si segnala per l’ennesimo calcio d’angolo battuto malamente.

CEESAY voto: 6,5
Generoso ma a tratti arruffone. Apre e chiude l’azione in cui segna alla mezz’ora del primo tempo la sua quinta rete stagionale al terzo tentativo, sbloccando una gara fino ad allora a senso unico. Nelle occasioni precedenti non era stato invece altrettanto letale. Lotta su ogni pallone anche se lo stile non è dei più eleganti e paga così nei duelli con i rudi difensori liguri i suoi limiti tecnici, finché Baroni lo richiama in panca.

→ (dall’80) COLOMBO voto: 5
Non pervenuto. Ingresso che toglie anziché dare qualcosa all’attacco dei padroni di casa. Ha una buona occasione ma sul destro e il portiere doriano devia in angolo.

DI FRANCESCO voto: 5
Da ex blucerchiato ci teneva a fare bella figura, invece gli si annebbiano le idee sul più bello e, quando trova nel finale il gol, l’entusiasmo gli viene immediatamente smorzato dalla segnalazione di fuorigioco. Da quell’episodio in poi si spegne definitivamente.

All. BARONI voto: 5
Il Verona che rimonta in classifica impone al Lecce un cambio di passo. Sceglie di schierare allora una formazione ultra-offensiva che spinge a tutto gas fino a scoppiare anche per il peso della pressione subentrata dopo il pareggio della Samp. Il limite sta nel non aver saputo prendere adeguate contromisure al momento in cui i liguri hanno cambiato dall’inizio della ripresa assetto tattico, ritardando i cambi e restando impelagato in un pareggio che dà un solo punto dopo 6 KO ma che equivale comunque quasi ad una sconfitta.

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