LECCE – Nel corso della sfida Lecce-Lazio al “Via del Mare” si sono ripetuti cori di discriminazione razziale nei confronti dei calciatori giallorossi Samuel Umtiti e Lameck Banda. Inequivocabile la zona da cui partivano i beceri buu, ossia il Settore Ospiti dove erano presenti gli ultras biancazzurri non certo nuovi a simili episodi. All’ennesima provocazione udita distintamente dai 26.000 presenti sulle tribune, l’arbitro Marinelli di Tivoli ha sospeso il match con lo speaker dello stadio che ha letto il messaggio di rito con cui si è ricorda che, in caso di reiterazione dgli ululati razzisti, si rischia la chiusura dell’impianto in caso di simili episodi.

La risposta a tanta ignoranza il Lecce l’ha data sul campo, ribaltando il risultato e vincendo il match. Ma anche il pubblico di fede giallorossa, che ha zittito quella minoranza trasformando gli “uhhh” rivolti al difensore francese, che nel secondo tempo giocava proprio sotto lo spicchio riservato alle tifoserie avversarie, in cori a sostegno dell’ex Barcellona.

Umtiti, a fine gara, pur rincuorato e sostenuto da tifosi e cmpagni di squadra, non ha nascosto la sua commozione mista a rabbia che si sono manifestate nelle lacrime versate dopo un pomeriggio di inizio 2023 in cui c’è ancora chi pensa di poter attaccare un essere umano anche solo per il colore della sua pelle.

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