LECCE – Questa l’analisi del match tra Lecce e Juventus fatta dal tecnicoo bianconero Massimiliano Allegri in sala stampa: “La squadra ha fatto una buona partita, concedendo nel finale un solo tiro al Lecce e sul quale siamo stati anche un po’ fortunati, ma potevamo segnare anche prima. Nel primo tempo abbiamo sbagliato molto negli ultimi passaggi. Oggi era importante vincere perché venivamo da una brutta batosta in Champions con il Benfica“.

Allegri ha poi parlato di Fagioli, match-winner subentrato dalla panchina: “Un ragazzo di grandi qualità, che è stato un po’ imbastardito nel ruolo. Penso che dovrebbe giocare davanti alla difesa, ma deve imparare a farlo perché non ci ha giocato moltissimo finora. Va un po’ troppo in giro per il campo. Si è inventato un gran colpo, sono contento dei ragazzi che sono stati anche ben supportati da quelli più anziani. Salire a 22 punti era il nostro obiettivo e i ragazzi se lo sono ampiamente meritato“.

Infine, l’allenatore biancondro ha aggiunto: “Nel calcio come nella vita si cade e ci si rialza, bisogna essere un po’ incoscienti e avere una sana follia quando le cose vanno male, affrontare la tempesta nel migliore dei modi e i ragazzi stasera l’hanno fatto. Questo atteggiamento ci vuole sempre, ma non solo da parte dei più giovani. Se siamo troppo razionali non si va da nessuna parte. Siamo anche stati bravi a cambiare atteggiamento tra la Champions e il campionato“.


Sprizza gioia da tutti i pori Nicolò Fagioli, colui che ha deciso la paartita con un gran gol calciando a giro sul secondo palo dal limite dell’area: “Un gol bellissimo! Ero veramente emozionato perché lo aspettavo da una vita e farlo con questa maglia è stato fantastico. Pensavo che non entrasse, la vedevo sul palo, poi quando è entrata sono esploso. Ho esultato con tutti i compagni che mi hanno sempre supportato. Gol alla Del Piero? Sì, si può dire… È stato il mio idolo, l’ho guardato tantissimo, poi quando ha smesso ed è arrivato Dybala ho guardato lui. Il mio ruolo? Davanti alla difesa, perché tocco più palloni e mi piace dare geometria alla squadra. Lì mi sento più utile. La cattiveria da parte di noi giovani? Il mister ce la chiede sempre e i compagni ci danno grande sicurezza, cercandoci spesso. Cosa provo a giocare poco? Non è facile, ma penso di aver dato il massimo quando ho potuto“.

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