LECCE – Si è concluso domenica 3 ottobre a Lecce il primo appuntamento di un percorso articolato: Women’s Equality è il primo festival che mette insieme associazioni, imprese, istituzioni e cittadini per portare le istanze della parità di genere ad un livello più diffuso, popolare, dialettico. La volontà è parlare a tutti, con un respiro nazionale, per far conoscere le buone pratiche e per fare educazione, attraverso ogni linguaggio, anche quello dell’arte e della musica. L’obiettivo è quello di contribuire ad attuare la necessaria rivoluzione culturale per garantire in futuro un approccio sempre più orientato a valorizzare le differenze e ad eliminare le diseguaglianze di genere.

We Festival vuole essere una piattaforma – ha dichiarato Alessandro Beulcke, Presidente di WE Festival e CEO di Beulcke+Partners – un contenitore e insieme un megafono per dare voce e visibilità alle tante capacità, competenze, esperienze che ruotano intorno a quello che è uno dei goal fondamentali indicati anche dall’Onu per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità al 2030. Partendo da una città, Lecce, e una Regione, la Puglia, che hanno fortemente creduto in questo progetto”.

La nostra città ha scelto di ospitare questa manifestazione con grande impegno. Per noi è un’iniziativa di lungo periodo – ha aggiunto il sindaco di Lecce Carlo Salvemini – Il prossimo appuntamento sarà a giugno del 2022, per presentare anche la Carta di Lecce, su cui lavoreremo nei prossimi mesi per arrivare a definire uno strumento capace di aggregare le risorse, le istanze, le persone che in tanti modi e tanti ambiti, a livello nazionale, stanno lavorando e combattendo per ridurre ed eliminare le discriminazioni di genere”.

Durante la tre giorni si è parlato di lavoro e di potere, di stereotipi e di formazione, di economia della cura, di salute, di violenza, di femminismi e di linguaggi. E ci si è lasciati trasportare da musica, danza, arte, parola. In apertura è stata presentata l’Agenda di genere di Regione Puglia: la prima regione a dotarsi di uno strumento di programmazione strategica pensato e voluto per tradurre i propositi in azioni concrete. Un modello di riferimento che potrà fare scuola anche per altre regioni italiane.

Con 6 aree prioritarie strategiche di intervento, 60 azioni complesse per il conseguimento degli obiettivi operativi dichiarati ed un quadro sinottico per la programmazione, l’Agenda di genere di Regione Puglia non è un libro dei sogni – ha poi spiegato Michele Emiliano, Presidente di Regione Puglia – ma rappresenta un primato nazionale in termini di programmazione strategica per indirizzare tutte le politiche su azioni concrete e misurabili per il superamento del divario di genere. Tutta la Giunta ed i Dipartimenti regionali sono coinvolti nella sua costruzione e ora attuazione che orienterà i prossimi documenti di programmazione dei fondi europei. Sarà certamente utile fornire il prossimo anno un primo stato di avanzamento dell’Agenda di genere, così come ci interessa coinvolgere altre regioni italiane in un confronto sulle diverse strategie, offrendo la nostra esperienza come best practice per altre iniziative”.

L’Advisory Board che ha contribuito a definire i contenuti e il programma del Festival è composto da esperti e professionisti che raccolgono le maggiori esperienze e competenze sul tema: Luca Alemanno, CEO Bolton Food e Vice Presidente ValoreD; Annalisa Areni, Regional Manager Sud di UniCredit; Silvia Boccardi, Giornalista e autrice di Will; Lorenza Bonaccorsi, Consigliera Ministro della Cultura e Ambasciatrice Telefono Rosa; Alessia Canfarini, Partner e Head of Human Capital di BIP; Titti De Simone, Consigliera politica del Presidente della Regione Puglia con delega all’Agenda di Genere; Isabella Falautano, Direttrice Comunicazione e Sostenibilità, illimity, Consigliera Valore D e Founder Angels 4 Women e illimitHER; Barbara Falcomer, Direttrice di ValoreD; Luciano Floridi, Professore Ordinario di Filosofia e Etica dell’Informazione dell’Università di Oxford; Diana Palomba, Avvocato e Presidente di Féminin Pluriel Italia; Michele Perrino, Presidente e AD di Medtronic Italia; Patrizia Ravaioli, Presidente Associazione Donne Leader in Sanità; Alessia Ruzzeddu, a capo di Training, Welfare, Diversity & Inclusion Management per Autostrade per l’Italia; Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce; Danda Santini, Direttrice Responsabile di iO Donna e Amica; Cristina Sivieri Tagliabue, Giornalista, Direttrice de La Svolta; Silvia Zanella, Manager, autrice ed esperta di futuro del lavoro.

Il Women’s Equality Festival di Lecce è stato un esempio concreto di come pubblico e privato possono e devono lavorare insieme per cambiare la cultura e eliminare il gender gap. L’Agenda di genere della Regione costituisce un piano articolato e concreto per l’occupazione e l’empowerment femminile, che definisce anche le direttrici di lavoro in cui enti locali e privati possono inscrivere ulteriori attività sinergiche – ha infine commentato Barbara Falcomer, Direttrice Generale Valore D – Ci sono tutti i presupposti per avanzare, ora si deve passare all’esecuzione: come Valore D mettiamo a disposizione competenze e best practice del settore privato“.

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