CREMONA (di Pierpaolo Sergio) – Prestazione da incubo del Lecce che, nella prima giornata della nuova stagione di Serie B allo stadio “Zini, incassa una sonora sconfitta che pone grossi interrogativi sulla reale consistenza del gruppo. Alla Cremonese bastano 14′ per segnare 3 reti che mandano al tappeto i giallorossi incapaci di reagire. Si tratta solo della prima giornata di campionato, giocata da una squadra profondamente rinnovata e con una  nuova guida tecnica che ha portato un nuovo modulo, ma i campanelli d’allarme vanno colti per tempo affinché da simili partite si traggano utili indicazioni e non solo bastonate.

GABRIEL: 5
In controllo per tutto il primo tempo. Pochi i pericoli che corre su conclusioni dalla distanza dei grigiorossi che però non inquadrano lo specchio della sua porta. La musica cambia radicalmente nella ripresa con i gol di Valzania, Bonaiuto e Valeri che rendono la sua serata alquanto amara.

GENDREY: 5,5
Rispetto alla scorsa uscita di coppa a Parma si inizialmente mostra più deciso e attento in copertura. Non disdegna le incursioni nella metà campo avversaria cercando di creare superiorità in fase di possesso. Tra i pochi a mantenere la testa dopo i 3 gol in rapida successione subiti.

→ (dall’83’) CALABRESI: S.V.
Qualche buona incursione in area dei lombardi nei pochi minuti in cui viene impiegato.

LUCIONI: 5
Nei primi 45′ si disimpegna con esperienza sulle palle alte che la Cremonese mette in area leccese. Controlla i tentativi di inserimento negli ultimi 16 metri degli uomini di Pecchia. Il rovescio della medaglia sta tutto nel quarto d’ora che ribalta le sorti dell’incontro in cui il Lecce si offre come vittima sacrificale ai grigiorossi che lo travolgono.

TUIA: 5,5
Caparbio e concentrato nei duelli che ingaggia con gli avanti lombardi. Elegante con la palla al piede in uscita, prova ad innescare i compagni d’attacco con lunghi lanci a scavalcare il centrocampo. Anche lui si fa prendere d’infilata in occasione delle reti subite.

GALLO: 5
Rientro in chiaroscuro per l’esterno siciliano che bada più a mantenere alta la guardia sugli attacchi cremonesi che a farsi vedere in avanti a sostegno della manovra offensiva. Prova invano a limitare il passivo.

HJULMAND: 5
Impreciso negli appoggi, recupera comunque tanti palloni che poi spreca con aperture non sempre illuminate e illuminanti per la rabbia del suo tecnico che lo incoraggia a prendere per mano la squadra giallorossa ma stasera la luce era proprio spenta.

BLIN: 4,5
In ombra per tutto il primo tempo in cui si vede davvero poco sia quando il Lecce offende che quando si tratta di fronteggiare le scorribande dei padroni di casa. Esce dopo il gol incassato per ridisegnare la formazione giallorossa senza ver lasciato traccia del suo passaggio.

→ (dal 56′) PAGANINI: 5
Arruffone palla al piede non trova mai lo spunto per creare pericoli in area avversaria pur svariando da un fronte all’altro della linea d’attacco leccese.

MAJER: 5
Anche stasera toccherebbe a lui il compito di coprire e provare a ribaltare l’azione da difensiva in offensiva, ma i risultati sono assolutamente negativi. Prova anche la conclusione in porta ma la mira non è quella dei giorni migliori. Si fa prendere d’infilata nelle micidiali ripartenze che chiudono il match in un secondo tempo da dimenticare.

→ (dal 76′) BJORKENGREN: 5
Il suo ingresso in campo non cambia di una virgola l’inerzia del match.

STREFEZZA: 5
Inizio fulminante per l’ex Spal che serve a Coda un sontuoso assist che il centravanti cicca da pochi passi. Tenta di far valere la sua velocità negli uno contro uno finché gli avversari non gli prendono le misure e ne limitano la pericolosità fino ad annullarlo. Sostituito ad un quarto d’ora dal termine, ma forse andava avvicendato anche prima.

→ (dal 76′) LISTKOWSKI: 5,5
Un paio di estemporanee iniziative che non danno frutto nello scampolo di gara che il suo allenatore gli concede

CODA: 5
Il tap-in che cicca clamorosamente da dentro l’area di porta in avvio di match è da matita rossa. La palla al bacio che Strefezza gli offre impatta sul tacco anziché sul piatto del piede e Carnesecchi si salva. Prova a farsi perdonare servendo un assist a Olivieri ma il VAR vanifica tutto. Il primo tiro in porta della ripresa del Lecce è ancora suo ma centrale. Davvero troppe le volte che viene beccato in fuorigioco.

OLIVIERI: 5,5
Questione di centimetri la rete che gli viene annullata dal VAR nel primo tempo. Buono il movimento che propone nella metà campo della Cremonese anche se gira spesso lontano dalla porta poi scompare dalla contesa come molti suoi compagni.

→ (dall’83’) HELGASON: S.V.

All. BARONI: 4,5
Davvero resta poco del Lecce visto a Parma appena una settimana fa. Primo tempo neppure malvagio ma senza trovare il gol che poteva dare tutt’altra piega all’incontro. Quel che resta è la manovra asfittica e involuta, affidata esclusivamente o quasi ai lanci lunghi dei marcatori centrali facili prede della difesa avversaria. Reparti d’improvviso slegati e centrocampo inesistente, preso in velocità nei capovolgimenti di fronte che decidono la contesa e che fanno il gioco della squadra di Pecchia che incarta i gentili omaggi e maramaldeggia in maniera inopinata. A lui la società ha chiesto di migliorare il rendimento della difesa ma questa non pare di certo la strada da perseguire.

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