LECCE – Il Comune di Lecce ha ordinato alle società Telecom Italia e InWit la sospensione dei lavori in corso per l’installazione di un impianto per comunicazioni elettroniche in via Torre Mozza. Alle stesse società, con nota del dirigente del settore Urbanistica, è stato richiesto di presentare entro dieci giorni “ulteriore ed esaustiva documentazione dalla quale possa evincersi il raggiungimento degli ‘obiettivi di qualità’ previsti dal regolamento regionale n. 14/06 e richiamati dall’art. 5, comma 3, del vigente regolamento comunale sugli impianti radioelettrici”. Il Comune si riserva, all’esito della disamina della documentazione richiesta, di ritirare in autotutela l’assenso alla realizzazione dell’opera.

La decisione è scaturita anche a seguito dell’acquisizione di documentazione fotografica post operam da parte del Nucleo di Vigilanza Edilizia e dell’esposto e contestuale richiesta di accesso trasmessa da un gruppo di residenti. Da una prima disamina delle foto, scrive il dirigente “si evince che l’installazione del palo poligonale di sostegno (di altezza pari a mt. 36) con ballatoio sul quale saranno alloggiate le antenne e le parabole, determini notevole impatto ambientale nel contesto dei luoghi (caratterizzato da insediamenti residenziali con giardini privati ed edificazione bassa), diversamente  da quanto desumibile per come, invece, rappresentato nel fotorendering prodotto in fase progettuale”.
Al momento non è installata alcuna antenna sul palo ed inoltre la richiesta è stata effettuata per impianti a sistema GSM, UMTS, LTE con emissioni al di sotto dei 6 volt/metro, rispettose della norme italiane ed europee che fissano i valori limite a 20 volt/metro. Da Palazzo Carafa rassicurano: “Non si tratta di una antenna 5G.
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