Juan Alberto Barbas (photo credits El Clarin)

LECCE – “Quell’intervista ha fatto allarmare tutti, ma io sto bene e da qui in Argentina abbraccio ogni singolo tifoso giallorosso. Grazie di cuore a tutti, vi amo“. A rilasciare queste dichiarazioni al Quotidiano di Lecce oggi in edicola è Beto Barbas, ex giocatore giallorosso ai tempi di mister Fascetti e del presidente Jurlano, che ieri era finito sulle prime pagine di Italia, Spagna ed Argentina a causa di un’intervista rilasciata al quotidiano argentino El Clarìn, in cui si parlava di un uomo depresso ed in gravi crisi economica e finanziaria a causa del coronavirus che gli impedisce di lavorare e sostentarsi.

Barbas è letteralmente caduto dalle nuvole dinanzi alle tante telefonate ricevute da parenti e vecchi amici preoccupati per la sua condizione, ma una volta appreso del contenuto di quell’intervista, si è arrabbiato poiché le sue dichiarazioni sono state, diciamo così, fraintese: “Sto bene e grazie a Dio ho tre figlie splendide, tutte adulte e grandi lavoratrici, che non mi farebbero mai mancare nulla. Ci sentiamo tutti i giorni e a febbraio sono pure diventato nonno“.

Lo striscione degli Ultrà Lecce per Barbas e Pasculli (2015)

L’ex numero 8 del Lecce, idolo dei tifosi giallorossi che già avevano iniziato a mobilitarsi per aiutarlo, ha aggiunto: “Sono il coordinatore del settore giovanile dell’Almirante Brown. A causa del coronavirus non posso continuare a lavorare. Un dirigente del club mi ha detto che probabilmente torneremo a lavorare a dicembre e che nel frattempo la società non potrà pagare nessuno poiché gli sponsor hanno fatto un passo indietro. Nella mia situazione si trovano tanti altri allenatori e milioni di argentini, costretti a rimanere a casa senza percepire lo stipendio, ma da qui a dire che sono in gravi difficoltà economiche ce ne passa“.

Da Lecce è pure arrivata una chiamata che ha inorgoglito Barbas, quella del presidente Saverio Sticchi Damiani: “È stata una bellissima sorpresa, ha voluto sincerarsi delle mie condizioni e l’ho tranqullizzato. Mi confidato che un’intervista ha detto che il suo calciatore preferito della storia del Lecce sono proprio io. Laggiù un giorno spero di tornare“.

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