LECCE – Il Nuovo Quotidiano di Puglia oggi è uscito in edicola con un’esclusiva intervista all’imprenditore svizzero René De Picciotto, socio dell’U.S. Lecce, che nel Salento ha diversi interessi e non solo economici. Gli sono bastati pochi mesi di permanenza nella società giallorossa per restarne definitivamente folgorato, grazie anche allo spettacolo sportivo e di tifo culminato nella promozione della squadra di mister Liverani. L’ex banchiere elvetico ha deciso di mettere a disposizioni i suoi capitali nel club del presidente Saverio Sticchi Damiani e, per la prima volta dopo il ritorno in B del Lecce, ha parla della volontà di investire sul territorio.

Sono molto felice per questa promozione ma non ho grandi meriti. Mi prendo solo il 20 per cento, il restante 80 è degli altri soci che inseguivano l’obiettivo da qualche anno. Nella vita ci vuole sempre un po’ di fortuna ed io l’ho avuta: ho aderito a questo progetto nel momento giusto e adesso ci godiamo un sogno. Onestamente, quando ho fatto quest’investimento ho detto loro che non avevo grandi illusioni perché spesso nel calcio i soldi non danno i risultati sperati“.

Poi un annuncio che rasserena e fa sognare tutti i supporters leccesi: “Non ho alcuna intenzione di venire meno all’impegno preso nei mesi scorsi: De Picciotto continuerà ad investire nel Lecce“.

E sull’idea di costruire un nuovo stadio, rimandata dallo stesso De Picciotto in un’altra intervista di febbraio in cui affermava che se ne sarebbe riparlato a fine stagione, ecco la posizione dell’imprenditore: “Si parla di 20, 30, addirittura di 50 milioni di euro per costruire un nuovo stadio ma tanti soldi non ci sono. Almeno non oggi. Ma si può fare in maniera differente e in tal senso stiamo lavorando con il Comune di Lecce per trovare una soluzione soddisfacente. Ci stiamo adoperando tutti insieme per adeguare il Via del Mare. Abbiamo detto al Comune di Lecce che c’è la nostra disponibilità per fare almeno una prima tranche dei lavori necessari per iniziare la prossima stagione perché lo stadio deve tornare ad essere decente. Parlo ad esempio dei servizi sanitari, della pioggia che cade in tribuna coperta e della sicurezza degli spettatori, ai quali vorremmo fornire anche un bar o un ristorante. Al vicesindaco ho dato la mia disponibilità per la copertura dell’importo di questi lavori con tre milioni di euro. Bisogna fare tutto in tempi rapidi poiché il campionato di B inizia ad agosto. Aspettiamo a breve una risposta da parte del vicesindaco di Lecce: tocca a lui dire come ci si deve muovere per risolvere in fretta i problemi dello stadio“.

Si resterà ancora al “Via del Mare dunque: “Sì. Uno stadio nuovo, in questo momento, non può essere realizzato e per mettere a posto il ‘Via del Mare’ occorrono in totale tra gli 8 e i 10 milioni di euro per fare una cosa non dico fantastica, ma comunque decente. Anche perché lo stadio esiste, è grande, ha una storia importante e non mi sembra neanche giusto demolirlo per costruirne uno nuovo“.

De Picciotto ha poi parlato degli altri investimenti come, ad esempio, l’acquisto del palazzo dell’ex Banco di Napoli, nel centro di Lecce: “Spero vada a buon fine. Abbiamo avuto una risposta verbale, con i nostri avvocati abbiamo trattato un compromesso ed inoltre è stata versata la caparra. Trattandosi però di un fondo con una struttura complicata tra l’Italia, la Francia e l’America, i tempi per la risposta sono lunghi per cui temo che per ottenere la firma sul contratto di vendita dell’immobile bisognerà attendere un po’. L’acquisto del palazzo è legato al rilascio dell’autorizzazione per il cambio di destinazione d’uso considerato che è mia intenzione realizzare ai piani superiori degli appartamenti per turisti, mentre al piano rialzato una galleria commerciale“.

I tifosi del Lecce già sognano di ritornare in Serie A: “Le persone che decidono sono Saverio Sticchi Damiani, Corrado Liguori, Alessandro Adamo e gli altri soci. Io sono pronto a dare il mio parere, se richiesto. Ho detto a Saverio di non sottovalutare la differenza tra la Serie C e la B, quindi bisogna essere non antipatici ma abbastanza freddi nell’analisi della situazione per capire chi tra i protagonisti della promozione può essere utile anche in Serie B. Purtroppo così è la vita, non vorrei che la squadra incontrasse difficoltà in avvio di campionato perché non abbiamo aggiustato abbastanza il tiro. Poi qui c’è un tale entusiasmo che mi ha sorpreso positivamente. Perciò ho detto a Saverio che se la delusione è proporzionata alla gioia allora rischiamo grosso l’anno prossimo. Ma sono certo che ci faremo trovare pronti“.

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