matteo-di-piazzaLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lecce-Sicula Leonzio sono la media di un primo tempo strepitoso giocato dai giallorossi, a cui ha però fatto seguito una ripresa vissuta interamente in apnea, per il rischio di farsi rimontare da un’ottimo avversario, arrivato nel Salento col vantaggio di non aver giocato sabato scorso e di essere fermi da dieci giorni. Una sfida vibrante, emozionante e combattuta fino al 94′, in cui si sono messi in bella mostra i nuovi gemelli del gol in casa leccese, Salvatore Caturano e Matteo Di Piazza, autori rispettivamente di una doppietta e di una rete spettacolare. Altra buona prova di Ciccio Cosenza che ha tamponato quasi ogni falla aperta nella sua retroguardia e di Andrea Arrigoni, che sta prendendo per mano la squadra salentina. Da rivedere ancora una volta Mirko Drudi, ammonito per il fallo da rigore ai danni di Bollino e apparso spesso in affanno.

PERUCCHINI: Incassa altre due reti, ma è esente da responsabilità personali. Sul penalty calciato da Arcidiacono intuisce l’angolo, ma l’attaccante bianconero la mette davvero bene alla destra del portiere dove non ci si può proprio arrivare. VOTO: 6

leporeLEPORE: La sua naturale propensione a spingersi in avanti lo porta a concedere qualcosa di troppo in difesa. Un rischio per certi versi calcolato, vista l’indisponibilità di Ciancio e la mncanza di alternative. Ma nonostante qualche sbavatura, corre come un matto per tutto l’incontro e s’arrangia con la grinta lì dove scarseggiano la lucidità o le energie. VOTO: 6,5

COSENZA: Dalla sue parti è inutile bussare, non si apre nessun varco. Lascia all’avversario di turno le briciole e concorre nel limitare i danni in un secondo tempo giocato quasi ad una sola porta ma chiuso con altri tre punti all’attivo. VOTO: 6,5

DRUDI: Si macchia di errori grossolani per un calciatore esperto come lui. Appoggi troppo allegri innescano mortifere ripartenze dei siciliani; inoltre, commette un fallo da rigore punito col cartellino giallo dall’arbitro e ridà morale agli uomini di Rigoli proprio quando avevo subito la mazzata dell’uno/due giallorosso. Non tutte le falle che si creano in difesa sono di sua esclusiva responsabilità, ma non è lo stesso difensore attento e arcigno ammirato altre volte. VOTO: 5

DI MATTEO: Balbettante oltre il lecito in fase difensiva, continua a concedere troppo a chi gli si para di fronte e s’incunea in area di rigore leccese. Meglio quando può sgroppare in avanti e si conferma duttile nel cambio modulo scelto da Liverani nel finale con l’ingresso di Valeri che occupa il suo posto e lui spostato a centrocampo. VOTO: 5,5

mancosuMANCOSU: Solo l’assit che serve a Di Piazza per il momentaneo 2-0 merita un 10 in pagella: tocco di prima in profondità verso il compagno che fulmina Narciso al volo. Rientrato dopo l’indisposizione di sabato scorso, viene schierato nuovamente trequartista. Qualche errore lo commette pure lui, ma il rodaggio in quel ruolo sta dando buoni frutti. Esce perché la benzina nelle gambe era finita.  VOTO: 6,5 —> (dal 69′) VALERI: Esordio in campionato per l’ex Rieti che fa vedere cose buone, con una certa personalità, ma altrettante leggerezze dovute all’inesperienza. Dà tuttavia una mano nel portare a casa i 3 punti. VOTO: 6

ARMELLINO: Meno brillante di altre apparizioni. Deve fare legna a centrocampo e spezzare le iniziative degli ospiti che non mostrano alcun timore reverenziale. A volte lo fa con buon profitto, altre stenta un pochino. VOTO: 6

ARRIGONI: Sempre più calato nella nuova collocazione tattica. Sfodera un’altra bella prestazione e si mostra lucido e determinante in alcune occasioni create dal Leonzio. Sta davvero prendendo per mano questo Lecce e tornando sui livelli che a Cosenza ancora ricordano. VOTO: 6,5

radoslav-tsonevCOSTA FERREIRA: Nonostante uno stato di forma non certo ottimale, gioca bene riportato ad agire da mezzala e, fino a quando ha birra in corpo, dà del filo da torcere agli avversari. VOTO: 6,5 —> (dal 49′) TSONEV: Non entra subito al meglio in clima-partita e perde qualche duello di troppo in mezzo al campo quando al Lecce serviva salire per rifiatare ed allontanare la palla dalla propria metà campo. VOTO: 5,5

foto-caturanoCATURANO: Che si fosse sbloccato col gol al Bisceglie era una speranza. Dal match con la Sicula Leonzio è una certezza. Realizza una doppietta fondamentale per la formazione salentina, dimostrandosi cecchino freddo dal dischetto quando segna il rigore che egli stesso si era procurato con astuzia e firmando un gol spettacolare di tacco. Esce perchè il mister pensava fosse a corto di energie, invece la gara perde un protagonista. VOTO: 7,5 —> (dal 56′) MARINO: Poco VOTO: Col suo ingresso il Lecce passa alla difesa a 3 centrali per contenere le minacce dei siciliani. Una rivoluzione tattica già attuata nel precedente incontro a cui si adegua alla meno peggio. VOTO: 6

esultanza-di-piazzaDI PIAZZA: Il suo volto presto sarà affisso in tutti gli spogliatoi delle squadre del Girone C quale minaccia numero uno. Ad averne di attaccanti così anche nelle categorie superiori… Si conferma velocissimo, infallibile (o quasi) sotto-porta, letale per qualsiasi portiere. Solo le noie fisiche (o la squalifica) hanno potuto fermarlo. Strepitoso. VOTO: 7,5 —> (dal 69′) TORROMINO: Quello di prima punta non è certo il suo ruolo, ma da un giocatore col suo curriculum era lecito attendersi un po’ più di tensione agonistica e meno palloni persi malamente nelle rare ripartenze che il Lecce ha costruito nella ripresa. VOTO: 5,5

All. LIVERANI: Il camaleontismo è il dono principale che ha portato in dote al Lecce. Non si fossilizza mai su un solo assetto tattico, ma cambia faccia alla squadra più volte nel corso di una stessa partita e pure quando le alternative sono limitate. Il cambio di passo dei giallorossi con lui in panchina è sotto gli occhi di tutti e la lucidità con cui analizza i match dimostrano che davanti ha una carriera brillante anche come allenatore. VOTO: 6,5

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