E’ bufera anche in casa Svicat dove, come per i cugini del calcio del Lecce, ci si lamenta per un arbitraggio insufficiente nell’ultima gara di campionato persa con il Colleferro.
Il patron Fabrizio Camilli è intervenuto in modo deciso: “Sulla partita con il Colleferro, vorrei solo stigmatizzare l’accaduto, sottolineando come sia stata scritta una brutta pagina nel Rugby. La meritocrazia in campo è stata sovvertita dalla voglia di protagonismo sfrontata del direttore di gara che, a scanso di equivoci, è stato fortemente agevolato dalle nostre reazioni polemiche. Arbitro che, non riuscendo a trovare nulla di più incisivo per sovvertire le sorti della gara, ha pensato bene di buttare fuori la nostra ala ed il nostro capitano, il quale pochi minuti prima aveva steso l’intera compagine avversaria con un’azione alla mano degna di assoluta considerazione. Nei palazzi, evidentemente, non conta il rugby ma si preferisce giocare a Risiko ed è questo il risultato che andava bene. Sono fortemente infastidito da quanto accaduto e spero che la nota che manderemo in Federazione serva ad evitare che altre compagini debbano subire lo stesso trattamento. Soprattutto se lontane dai fasti della Capitale. Ai miei ragazzi non voglio rimproverare nulla, se non il fatto che dobbiamo comportarci da squadra e non da un insieme di individualità che si ritrovano solo per fare numero. I primi 10 minuti della gara testimoniano proprio questo”.
Camilli poi si è pronunciato sulla questione Carmine Tardio: “Al momento, Carmine Tardio è un atleta infortunato e sotto contratto con la Svicat Rugby ASD e questo fino a che non si risolveranno le questioni contrattuali. Per regolamento poi, fino a quando non guarisce dall’infortunio, non può essere tesserato da altre società. La sua posizione, ad ogni modo, si valuterà solo dopo aver risolto le questioni burocratiche”.