Ripescaggi in BLECCE (di Italo Aromolo) – Non c’è estate che tenga per i tifosi del Lecce. La Figc ha ufficializzato nel comunicato 327/A i criteri per l’integrazione degli organici nei campionati professionistici 2015/’16. Come nei migliori finali di torneo, anche in pieno luglio speranze e congetture si susseguono frenetiche nelle menti dei sostenitori giallorossi, proiettati all’inseguimento di un sogno chiamato ripescaggio in Serie B. Nella graduatoria non ufficiale su cui si basa il reintegro dell’organico cadetto, il Lecce si trova al quarto posto alle spalle di Brescia, Varese ed Ascoli, ma una serie di variabili rischiano di stravolgere le carte in tavola: tra queste, il coinvolgimento di alcune squadre nelle inchieste “Treni del gol” e “Dirty Soccer”, l’impossibilità di altre ad essere ripescate a causa di precedenti fallimenti o l’introduzione, come tassa di ingresso per il ripescaggio, di un milione a fondo perduto che non tutte le società potrebbero permettersi. Ricordiamo infatti che, sulla base dei criteri dettati la scorsa stagione dal C.U.171/A della Lega Pro (documento confermato in blocco per l’anno corrente) e confermati dal C.U. 327/A di ieri, sono escluse dal ripescaggio in Serie B le squadre che abbiano acquistato il titolo sportivo nelle ultime tre stagioni o quelle che abbiano subito sanzioni per illecito nelle ultime due stagioni o da scontarsi nella prossima.

Già lo scorso 27 giugno avevampo pubblicato uno studio approfondito sul ranking dele papabili ripescate, riammesse, ecc. (leggi qui). In questa situazione così complessa, abbiamo nuovamente provato a districarci nell’alveo delle possibilità immaginando i possibili scenari.

Ciò che è certo è che il Parma Football Club è fallito e che, allo stato dell’arte, l’organico della Serie B deve essere completato con la squadra meglio piazzata nello speciale ranking: considerato che l’Ascoli ha ottenuto il titolo sportivo nel 2014, ciò potrebbe essere sufficiente a spedire il Lecce in Serie B nel caso in cui Brescia e Varese, entrambe coinvolte nel caso-Catania, fossero penalizzate in classifica (ipotesi 1). Un interpretazione letterale della C.U. 171/A parrebbe favorire ancor più i salentini: si parla infatti di generiche “sanzioni” e dunque che non è escludibile che una semplice multa in denaro possa estromettere queste squadre dal ripescaggio. Il solo fallimento del Parma potrebbe far promuovere il Lecce in Serie B anche nel caso in cui il solo Brescia fosse penalizzato, ma il Varese, appena deferito per il mancato pagamento degli stipendi e alle prese con un presidente dimissionario, non avesse la forza economica per sobbarcarsi il pagamento del milione di euro a fondo perduto (ipotesi 2).

Se anche una sola tra Brescia e Varese uscisse pulita dall’inchiesta sul Catania (con il Varese eventualmente capace di iscriversi), dovrebbero verificarsi altre combinazioni perché il Lecce venga ripescato in Cadetteria (ipotesi 3). Entrano ora in gioco le posizioni di due squadre di Serie B che rischiano la retrocessione per la responsabilità diretta dei propri dirigenti in un illecito sportivo: il Catania, implicato nell’inchiesta “Treni del gol” nella figura del suo ormai ex presidente Antonino Pulvirenti, ed il Teramo, coinvolto nell’inchiesta “Dirty Soccer”, secondo la quale il suo massimo dirigente, Luciano Campitelli, avrebbe combinato per 30mila euro il risultato della gara-promozione vinta contro il Savona.

Giudice sportivoPrima di procedere, è d’obbligo un richiamo al Codice di Giustizia Sportiva che, ai sensi dell’articolo 13 (comma 1), specifica le pene per le società di cui è accertata la resposabilità diretta: “Esclusione dal campionato di competenza o da qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria, con assegnazione da parte del Consiglio Federale ad uno dei campionati di categoria inferiore” oppure “Retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza o di qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria”. Per l’esclusione si procede con un ripescaggio sulla base del succitato ranking, mentre la retrocessione all’ultimo posto determina lo scorrimento di classifica: ne gioverebbero con una partecipazione al prossimo campionato cadetto la V. Entella al posto del Catania (quart’ultima classificata nella Serie B 2014/’15) e l’Ascoli al posto del Teramo (secondo classificato nel Girone B dell’ultima stagione di Lega Pro).

Nell’ipotesi in cui dovesse prevalere la linea dell’esclusione sia per il Catania che per il Teramo (per gravità dei fatti è una possibilità reale per gli etnei, ben più remota per gli abruzzesi), il Lecce si ritroverebbe in Serie B indipendentemente dal “risultato” di Brescia e Varese (ipotesi 4). Ma se soltanto una tra Catania e Teramo venisse esclusa, la situazione tornerebbe complicata. Potrebbe infatti accadere che nessuna tra Brescia e Varese subisse sanzioni nell’ambito di “Treni del gol”, e in questo caso il Lecce resterebbe in Lega Pro (ipotesi 5); ma sarebbe sufficiente che, al netto di mancati coinvolgimenti, il Varese non pagasse il milione di euro perché il Lecce si appropiasse del secondo posto disponibile per accedere in Cadetteria (ipotesi 6). Lo stesso fortunato scenario si aprirebbe, ferma restando l’esclusione di una tra Catania e Teramo, anche nell’eventualità in cui una tra Brescia e Varese venisse penalizzata per il coinvolgimento nell’inchiesta siciliana (ipotesi 7, ci appare la più probabile insieme all’ipotesi 6).

Di seguito, si riassumono le ipotesi sul possibile ripescaggio del Lecce in Serie B:

1) Brescia e Varese penalizzate: Lecce in Serie B.

2) Brescia penalizzato, mancata domanda del Varese: Lecce in Serie B.

3) Brescia o Varese penalizzate, né Catania, né Teramo escluse: Lecce in Lega Pro.

4) Catania e Teramo escluse: Lecce in Serie B.

5) Catania o Teramo escluse, né Brescia, né Varese penalizzate: Lecce in Lega Pro.

6) Catania o Teramo escluse, Brescia non penalizzato, mancata domanda del Varese: Lecce in B.

7) Catania o Teramo escluse, Brescia o Varese penalizzato: Lecce in Serie B.

Commenti

2 Commenti

  1. A me risulta che siamo “non ripescabili” per via della omessa denuncia di Ferrario in Lecce-Lazio del 2011 e scontata due anni fa con una multa di 20.000 euro in capo all’Us Lecce.
    Tra i motivi di esclusione valgono anche le multe o solo i punti di penalità ?

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