LECCE – “Stop alle trasferte dei tifosi avversari al Via del Mare”. Il segretario generale del Silp Cgil Lecce, Antonio Ianne, fa appello al prefetto, ai club coinvolti ed al buon senso: “Non ci sono le condizioni per garantire l’ordine pubblico. In previsione dei prossimi incontri casalinghi del Lecce, soprattutto contro Roma e Lazio, si dovrebbe ripensare il dispositivo di sicurezza, valutando attentamente l’ipotesi di chiudere il settore ospiti anche in considerazione nel dato storico dei rapporti tra tifoserie e dell’orario in cui verranno disputate”.

Il precedente contro il Torino – Lo stadio di Lecce, come è noto, è interessato dai lavori di ristrutturazione e copertura in previsione dei Giochi del Mediterraneo. Attualmente, il parcheggio del Settore Ospiti non è agibile per questo motivo, per cui i tifosi in trasferta vengono dirottati in altre zone e poi accompagnati allo stadio a bordo di altri mezzi. “Già durante il primo esperimento di questo tipo, in occasione dell’incontro con il Torino svoltosi peraltro in pieno giorno, si è rischiato il contatto tra le tifoserie tanto che alcuni tifosi di Lecce sono stati poi oggetto di Daspo”, spiega Ianne. “Comprendiamo perfettamente che la commistione dei rapporti tra società professionistiche di calcio, interessi economici e mondo politico rende la decisione complicata, anche se appare logica e naturale”.

Il contesto – Purtroppo intorno ad un incontro di calcio sempre più spesso si verificano episodi di violenza. Nell’ultimo periodo abbiamo assistito a una serie di incidenti e problemi prima durante e dopo gli incontri di calcio di ogni serie e categoria, dal mondo professionistica alle giovanili. “Gli ultimi gravi incidenti si sono registrati a Genova, ma il nostro territorio non è immune”, spiega Ianne. “Proprio venerdì scorso l’Unione Sportiva Lecce ha ospitato allo stadio di via del Mare un giovane arbitro picchiato nel corso di una partita del campionato di calcio under 16. Ogni settimana i feriti tra i lavoratori e le lavoratrici in divisa aumentano. In questo contesto davvero non si sente la necessità di aumentare i rischi per gli operatori di polizia e per gli ignari cittadini, che possono rimanere coinvolti involontariamente, in occasione degli incontri di calcio casalinghi del Lecce”.

Il buon senso – Il sindacalista lancia un appello affinché non si mettano in pericolo lavoratrici e lavoratori della Polizia di Stato: “Riteniamo che evitare di spendere soldi dalla collettività, solo per consentire a poche decine di persone di assistere a una partita di calcio, implementando il numero degli operatori e dei mezzi di polizia impiegato nei servizi di ordine pubblico, ed evitare di esporre l’incolumità degli agenti e dei cittadini a rischi evitabili sia doveroso. Vedremo se il potere politico ed economico conterà, ancora una volta, più del buon senso e della salute degli operatori di polizia”.

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