CENATE SOPRA (Bergamo) – Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata alla nostra redazione dal signor Francesco Lena, residente a Cenate Sopra, Comune della provincia Bergamo, uno dei territori maggiormente e tragicamente interessati dalla pandemia da Covid-19. Un intervento rivolto in particolare a quanti negano l’esistenza del virus:


Cari negazionisti del COVID, in questo periodo difficile per le infezioni da coronavirus, non c’è proprio bisogno di negare la sua esistenza e di divisioni.
1) Vi prego gentilmente di andare a vedere cosa è accaduto nelle zone dove sono venute a mancare tantissime persone per infezioni da coronavirus; in particolare andate a Bergamo, questo vi aiuterà a capire immensa tragedia avvenuta.
2) Andate a sentire i parenti dei medici, degli infermieri, di tutto il persole sanitario, dei volontari, delle forze dell’ordine, di tutti gli altri parenti di persone venute a mancare per coronavirus.
3) Quando c’è un’emergenza come quella per coronavirus bisogna collaborare tutti per mettere in atto una strategia, un programma per salvare più vite possibile.
4) In queste situazioni c’è bisogno di essere uniti per reperire risorse, energie economiche ed umane, assunzione di più personale, medici e infermieri per gli ospedali e in particolare per il territorio, con più mezzi e materiali a disposizione per rafforzare i servizi socio-sanitari territoriali, per svolgere da filtro ed in particolare come prevenzione.
5) Poi c’è bisogno di potenziare i reparti di rianimazione, con più posti letto e più apparecchiature moderne.
6) Ora dobbiamo tutti fare la nostra parte con senso di responsabilità per contribuire attraverso i mezzi di informazione e formazione a far circolare e dare notizie scientifiche vere, corrette, sincere per contribuire a far crescere in ognuno di noi e nella società la coscienza etica e morale, per la salvaguardia la difesa della salute e con il dovere delle istituzioni affinché sia veramente garantita a tutti i cittadini in eguale misura.
7) Con questa grave pandemia da coronavirus dobbiamo impegnarci e lavorare con tenacia nella solidarietà, tutti uniti per migliorare le condizioni convivenza e di salute, nessuno si salva da solo, dobbiamo crederci e ognuno di noi deve dare il proprio contributo di impegno per superare questo momento di crisi sanitaria, economica, sociale, ce la faremo a uscirne in salute e tutti migliori.
                                                                                                       Francesco Lena

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