LECCE – Ad assistere a Lecce-Inter ci sarà anche una vecchia conoscenza dei tifosi giallorossi: Istvan “Pilù” Vincze. L’ex attaccante ungherese che la società salentina portò in Italia dal Tatabanya alla fine degli Anni Ottanta e che qui giocò per due campionati (1988/’89 e 1989/’90), totalizzando 44 presenze e 4 gol. Uno score non certo memorabile, ma nei cuori dei supporters leccesi il nome di Vincze resterà per sempre legato al successo in casa del Bari del 25 febbraio 1990 grazie proprio alla sua rete segnata al 23° di quel derby.

Stamattina abbiamo approfittato del suo ritorno nel Salento in occasione del match di domani contro l’Inter a cui assisterà ed in cui riceverà dall’U.S. Lecce una maglia celebrativa prima del fischio d’inizio per scambiare con lui qualche battuta in un incontro informale che si è svolto in città alla presenza del suo allora compagno di squadra Gigi Garzya.

Bentornato a Lecce, Istvan! Cosa provi a ritornare qui dopo tanti anni?
È un piacere ed è un’emozione unica tornare a Lecce per rivedere la città e riabbracciare i tifosi giallorossi, in quella città che al mio arrivo in Italia mi ha accolto in maniera splendida e che porto sempre nel mio cuore”.

E tu sei entrato nel cuore dei tifosi leccesi per il gol segnato al Bari nel 1990…
Ricordo il passaggio di Pasculli, il tiro al volo con la palla che entrava in rete e la mia corsa verso la panchina ed i tifosi che invocavano il mio nome… Ancora oggi, dopo trent’anni, ho i brividi ricordando quanto tutti quei tifosi gioirono al fischio finale. Fu e resta ancor oggi un’emozione indescrivibile”.

Pilù, adesso cosa fai nella vita?
Sono il Direttore Generale di una squadra slovacca che milita in Serie B: il Komarno. Si tratta di un club affiliato all’Accademia Puskas”.

Quali sono i ricordi più belli della tua esperienza a Lecce?
Sono rimasto qui solo due anni, ma ho ricevuto tanto in quel periodo sia dal mitico presidente Franco Jurlano, che da Mimmo Cataldo, ma anche dai miei ex compagni di squadra e da un grande allenatore come Carlo Mazzone. Mi ricordo gli allenamenti al ‘Via del Mare’ con i tifosi della Curva Nord che anche durante la settimana incitavano la squadra e le meravigliose passeggiate in città tra il Duomo e Piazza Mazzini con i tifosi che mi fermavano per chiedermi un autografo; la più bella esperienza di vita che abbia mai vissuto… Ecco perché sono contento che il Lecce sia tornato in Serie A, perché i leccesi ed i salentini se lo meritano. Io sono e sarò sempre un leccese. E domani: forza Lecce!

Commenti