LECCE – Da oggi e fino a domenica 30 dicembre appuntamento nel capoluogo salentino con la tredicesima edizione del Lecce Film Fest – Festival del cinema invisibile, promossa dal Cineclub Fiori di Fuoco con la direzione artistica di Nicola Neto.

Un ricco programma che punta sulle produzioni cinematografiche indipendenti, mettendo in risalto il grande valore artistico, culturale e sociale dell’intero settore audiovisivo.

Il Festival proporrà tra le Officine Ergot, l’ex Convento dei Teatini e il Dajs – Città del Gusto, incontri, mostre fotografiche, attività per bambini e ragazzi ma soprattutto la proiezione di più di sessanta opere (lungometraggi, film brevi, video-arte, animazioni e documentari) selezionate nel vasto panorama internazionale dei film senza distribuzione  e fuori dagli schemi, non legati alle logiche di mercato.

Il festival, dopo l’anteprima dello scorso 7 dicembre, si aprirà ufficialmente oggi alle ore 17:00 al Dajs – Città del Gusto con “Voci di confine. No toxic cultures“, progetto di Amref Health Africa nato per rovesciare la narrazione sul tema delle migrazioni partendo dalle esperienze di frontiera nei territori che accolgono e nelle comunità di origine dei migranti. Con chi e per chi non si sente rappresentato dalla chiusura dei confini e degli stereotipi e vive l’accoglienza e l’integrazione come un fatto normale e quotidiano. Lecce Film Fest aderisce all’iniziativa e ospita l’evento conclusivo del progetto con un appuntamento che, attraverso il cinema, la documentazione fotografica e le testimonianze dirette, propone un racconto meno tossico e più corretto sulla migrazione.

Dopo l’inaugurazione della mostra fotografica di Valentina Tamborra, che si occupa principalmente di reportage sociale e ritratto e nel suo lavoro ama mescolare la narrazione all’immagine, e la proiezione del cortometraggio David Troll di Antonio Costa seguirà un incontro e dibattito con lo scrittore Erri De Luca, Nicola Neto (Direttore artistico del Lecce Film Festival), Gabriella Guido (Portavoce Amref/Voci di Confine), Silvia Miglietta (assessore alle Politiche sociali del Comune di Lecce), Luigi Perrone (Icismi/International Centre of Interdisciplinary Studies on Migration, Università del Salento), Francesco Cabras (regista e fotografo, Italia), Guillaume Levil (regista), Demetrio Salvi (regista), Maurizio Capone (musicista, autore di “A mozzarella nigga”).

Dal 27 al 30 dicembre, il Festival proseguirà alle Officine Culturali Ergot con le proiezioni delle opere in concorso, che saranno valutate dalla giuria composta da Fabrizio Lecce, Corrado Punzi e Mattia Soranzo. Le produzioni italiane e straniere provenienti dai grandi festival come Cannes e Venezia si alternano fra animazioni, film sperimentali, senza tralasciare i film dal taglio più canonico e i film salentini, ai quali è dedicata un’intera sezione. I temi affrontati dai registi, sempre con uno sguardo nuovo e originale, spaziano tra riflessioni intime sulla realtà e momenti poetici, dove non mancano occasioni per ridere grazie all’ironia delle commedie dirette da giovani autori.

Ai Teatini, sabato 29 e domenica 30 dicembre (dalle 11:00), in collaborazione con il Liceo Virgilio-Redi, il Festival Kids e e la Cooperativa sociale Imago, il Lecce Film Fest ospiterà “Il cinema in gioco”, un programma di brevi film “invisibili” e laboratori creativi che permetteranno ai più piccoli di scoprire, giocare e sperimentare attraverso gli insoliti e divertenti personaggi del cinema indipendente. Esplorazioni visive e punti di vista inaspettati popoleranno, sempre i Teatini, attraverso la mostra fotografica “Lecce non Barocca” di Paola Lanni.

Venerdì 28 dicembre alle 11:00 la Città del Gusto ospiterà la proiezione di “Ho rischiato di diventare zollinese” di Fabrizio Lecce, un ricordo di Antonio De Blasi, recentemente scomparso, che negli anni ’50, da giovane geometra e tecnico di fiducia del Comune di Zollino, ha lavorato allo sviluppo urbanistico del paese salentino e da appassionato di fotografia ha contribuito, con i suoi scatti, alla ricostruzione dell’identità storica della comunità del paese della grecìa salentina. Dalle 18:30 alle Ergot sarà, invece, presentata “Sentieri Selvaggi 21st“, una nuova rivista cartacea che proverà a rileggere il presente, il passato ed il futuro con vecchi e nuovi strumenti, mantenendo l’inconfondibile tocco distintivo.

Broken

La sezione Cinema sperimentale comprende Broken di Gwendolyn Nieuwenhuize, Chernobyl. Territory of silence di Pedro J. Saavedra, Merry-Go-Round di Ihor Podolcchak, Far from home di Burak Kum, For dies irae di Michael Woods, Robert Capa War Photographer di Ihsan Ezer, Space dream di Vasco Cavalheiro, The invention of cinematography di Stefano Virgilio Cipressi, The man who beat the man di Ryan Kruger.

I Corti di animazione sono Circuit (Il circuito) di Delia Hess, Filmesque di Vincenzo De Sio e Walton Zed, Kim di Lucas Lermytte, Simon Krieger, Thibaud Colin, Mathilde Dugardin, Simon Ameye, Antoine Dupriez, L’inconveniente di avere il c. di Astutillo Smeriglia, Lemon&Elderflower di Ilenia Cotardo, Lucifer Sam di Steve Bobinski, Overrun di Pierre Ropars, Antonin Derory, Diane Thirault, Matthieu Druaud, Adrien Zumbihl, Jérémie Cottard, Panic Attack! (Attacco di panico) di Eileen O’Meara, Shadow puppet sketch di Cesare Saldicco, Teddy Bear di Hermes Mangialardo, The NAP di Adolfo Di Molfetta, The station (La Stazione) di Jocelyn Wat.

Per il Cinema salentino saranno proiettati Anche i pesci piangono di Francesco Cabras e Alberto Molinari, E#visione di Carlos Solito, Edoardo De Candia. Il Basquiat italiano di Carlo Infante, Fuecu e cirasi (Fuoco e ciliegie) di Romeo Conte, La fuitina di Andrea Simonetti, Radici di Alberto Benedetto Lutri, Sciamu (andiamo) di Valerio Manisi e Redi Hoxha, Tempo d’attesa (Religiosa Mantis) di Doralma Palestra.

Il Legionario

Nella sezione cinema italiano in concorso 8 giugno ’76 di Gianni Saponara, A_Mozzarella_N_i_g_g_a di Demetrio Salvi, Cani di razza di Riccardo Antonaroli e Matteo Nicoletta, Essere Gigione di Valerio Vestoso, Il legionario di Hleb Papou, Il regalo di Alice di Gabriele Marino, Il tratto di Alessandro Stevanon, La gatta mammona di Paola Cipolletta, La lepre di Svetlana Noskova (Lana Vladi), La ricetta di Giordano Acquaviva, Le case che eravamo di Arianna Lodeserto, Mulini a vento di Simone Spampinato, Piccole italiane di Letizia Lamartire, Sensazioni d’amore di Adriano Pantaleo, Tina Pica di Daniele Ceccarini, Un passo avanti di Antonella Barbera e Fabio Leone, Waves. L’altro volto della musica italiana di Marco D’Almo e Francesco Ferraris.

A Gentle Night

Per Cinema dal mondo, infine, A Gentle night (Una dolce notte) di Qiu Yang, Ajandek (Il dono) di Katalin Olàh e Sandor Csukàs, Are you volleyball (Giochi a pallavolo?) di Mohammad Bakhshi, Arthur Rambo di Guillaume Levil, Deux étés à Tanger (Due estati a Tangeri) di Eva Tapiero, El silencio (Il silenzio) di Luis Riveros e César Briceño, Familienurlaub (Famiglia in vacanza) di Fabian Giessler, Junior di Bert Dijkstra, Labor (Lavoro) di Cecilia Albertini, Love di Raul de la Fuente, Maram di Samer Beyhum, Nowhere yet (Da nessuna parte ancora) di Gabriel Bagnaschi, One Fine Day (Una bella giornata)di M.R. Vibin, Palabras de Caramelo (Parole di Caramelo) di Juan Antonio Moreno, Perfect Love (Amore perfetto) di Darius Etemadieh, Sunken Plum (Prugna d’acqua dolce) di Xu Xiaoxi e Roberto F. Canuto, Te necessito ya (Ho bisogno di te ora) di Cremance, Video Check di Mahyar Seyfuury e Masoud Mohammadi e Vizor (Il visore) di Ali Azizoli e Mohammad Q. Fard.

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